Declino italiano
Sarebbe molto facile parlare e puntare il dito contro il VAR per gli episodi di ieri sera in Inter-Juventus dove un evidente tocco di mano di Rabiot non è stato sanzionato e ha permesso ai bianconeri di vincere il derby d’Italia, ma non sarà questo l’argomento principale del “dito contro”, sarebbe scontato e prevedibile, nonché ripetitivo.
La Juventus ha vinto, lo ha fatto con l’aiuto silente del VAR e ha battuto un’Inter in piena crisi in campionato, nonostante il passaggio ai quarti di finale di Champions League. Con la Lazio vincitrice del derby e il Napoli isolato in fuga, le pedine in lotta champions tornano a muoversi, ma non tutte. I prossimi avversari del Napoli in Champions League sono stati asfaltati nel match del sabato sera, dove l’Udinese ha battuto per 3-1 un irriconoscente Milan aggrappato ad un rigore molto dubbio. Ebbene ancora una volta ad essere al centro delle critiche è il sistema di arbitraggio italiano, alla luce degli ennesimi e infiniti errori arbitrali che tornano prepotentemente ad essere presenti con l’aiuto dei talk-show, delle trasmissioni e degli approfondimenti in orbita serie a.
Il primo episodio incriminato è quello che ha permesso temporaneamente al Milan di agguantare il pari allo scadere del primo tempo, dove il pallone calciato da Leao finisce sul braccio di Bijol; l’arbitro Doveri inizialmente lascia correre, per poi rivedere la propria decisione dopo un consulto Var e un passaggio al monitor, assegnando il rigore. Il tesserato dell’Udinese è sicuramente in una posizione scorretta e pericolosa ma il tocco che porta al contatto con il braccio è fortuito e di base non dovrebbe vincolare il calcio di rigore. In più, il calcio di rigore è stato calciato due volte perché al primo tentativo (sbagliato da Ibrahimovic) alcuni calciatori dell’Udinese erano già in area.
Questo non è il primo e non sarà l’ultimo episodio dubbio, difatti nella stessa giornata a distanza di 24h il VAR riesce a far parlare di se in maniera più potente dei risultati in campo. Il declino italiano e del movimento passa anche attraverso questi episodi che da inizio stagione stanno condizionando la rincorsa delle squadre dietro alla capolista.
