Ecco perché Cassano attacca De Laurentiis!
Era il 26 giugno 2007 e il nuovo Napoli, abbandonata la serie cadetta, progettava il futuro in una torrida estate. All’epoca il patron Aurelio de Laurentiis diceva: “Vogliamo creare le premesse per una squadra che continui a poter crescere e miriamo a costruire e incrementare un gruppo già compatto e fortissimo professionalmente”. Un’analisi chiara e attenta, mente lucida e progetto già avviato. Ma il leader di Filmauro, aggiunse poi alcune parole su un potenziale acquisto di Antonio Cassano, all’epoca 25 enne e in uscita dal Real Madrid: “Nonostante sia giovane – spiegò De Laurentiis – Cassano è già un giocatore con un passato dietro importante, che non collima però con le caratteristiche in cui crediamo. Non è un elemento che può venire su con il gruppo Napoli, con la sua personalità potrebbe creare problemi a un gruppo che deve crescere insieme”.
Parole eloquenti, un rifiuto netto al caldo Antonio: testa rischiosa del calcio mondiale.
Sostenne De Laurentiis: “Non mi spaventa nessuno con la testa calda; nel mondo del cinema siamo a abituati a lavorare con teste calde, ci si confronta con attori e registi. Io poi non mi nego mai al confronto, perché è costruttivo e fortifica il rapporto”. Per poi aggiungere con fermezza: “È chiaro però che se ci sono impennate che possono coincidere con maleducazione e violenza allora si entra in un’altra sfera”
A distanza di 16 anni Cassano replica alla bobotv, sulla gestione post scudetto del patron, forse per togliersi qualche sassolino dalla scarpa…