Emergenza portieri? Prendete Desplanches!

Al momento si tratta soltanto di un curioso paradosso. Eppure, a oggi, il Napoli rischia di trovarsi, a partire dal ritiro di Dimaro, con un solo portiere sotto contratto, Alex Meret. È uno scenario improbabile, quasi impossibile, ma al momento la situazione nel reparto dei portieri è alquanto critica. Alex Meret, l’attuale titolare, ha rinnovato il contratto, dopo essere stato ripetutamente annunciato, l’accordo ufficiale è arrivato. Nel frattempo, attorno al portiere friulano si registra un vuoto totale. Simone Scuffet, che quest’anno era in prestito secco, tornerà a Cagliari. Anche qualora il Napoli decidesse di trattenerlo (ipotesi non da escludere), sarebbe necessario aprire una nuova negoziazione. Nikita Contini, altro elemento del reparto in scadenza contrattuale, non ha ricevuto proposte per il rinnovo e lascerà anch’egli la squadra. Di fatto, il Napoli si ritrova attualmente senza secondo e terzo portiere. A complicare le cose, Elia Caprile, altro nome che era stato accostato al club, è ora ufficialmente un giocatore del Cagliari. La società, quindi, è chiamata a intervenire tempestivamente. Pur dando per scontato il prolungamento contrattuale di Meret, serviranno almeno due nuove soluzioni per completare il reparto: un vice di livello e un terzo portiere. Antonio Conte avrebbe indicato la necessità di trovare un secondo portiere all’altezza del titolare.

Allora occhi azzurrissimi protesi al futuro, Sebastiano Desplanches ha quel meraviglioso mix di sfrontatezza pensosa e leggerezza lucente dei 20 anni. Non teme i paragoni importanti, né la pressione di chi lo definisce un predestinato del calcio italiano e l’erede di Gianluigi Donnarumma. «È uno stimolo ad allenarmi di più, mi dà carica e soddisfazione perché significa che ho già raggiunto un buon livello», dice lui con voce fiduciosa. Un metro e 89 di altezza, talento cristallino, esperienza maturata tra Palermo, in Serie B e Nazionale Italiana Under 21, eroe degli ultimi europei.

Soluzione migliore non c’è, sia per età, che per talento e nazionalità. È lui il profilo giusto per crescere dietro Meret e prendere il suo posto? Assolutamente SI!

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