ERA CRISI, ORA NON LO E’ PIU’

Dopo le due vittorie di fine campionato contro Frosinone e Lanciano che hanno reso dolce come il miele il Natale dei tifosi del Napoli, Marino, Reja e qualche calciatore hanno criticato chi prima di queste due gare aveva dato il Napoli in crisi. Noi che siamo stati tra quelli che hanno pronunciato la parola crisi dopo circa un mese di risultati negativi, crediamo che in realtà questa c’è stata, ma è stata anche velocemente e brillantemente superata.

Pareggiare in casa contro il Foggia che uno squadrone di certo non è; subire la media di una rete a partita nelle ultime sette gare; e soprattutto perdere tre gare consecutive tra le due coppe Italia e campionato crediamo siano segnali inequivocabili di un netto calo fisico e psicologico che hanno avuto i partenopei – che hanno tra l’altro caratterizzato questo periodo anche con una evidente involuzione nello sviluppo della manovra.

D’altra parte non esiste un concetto univoco della parola "crisi" collegato ai tempi e ai modi di quando si possa usare questo termine che fa paura a tutti i dirigenti calcistici: difficile dunque stabilire e decretare quando l’utilizzo è corretto o meno.

Vogliamo comunque sottolineare che è impossibile vincere tutte le partite, e soprattutto convincere sempre nell’arco di un campionato. Il periodo di appannamento che ha caratterizzato il Napoli a cavallo tra Novembre e Dicembre è come si sol dire "fisiologico", e vedrete che anche la grande Juventus prima o poi lo attraverserà. L’importante è piuttosto superarlo il più in fretta possibile: è così ha fatto il nostro Napoli che ha risposto alla grande vincendo nettamente le due ultime gare del 2005, come noi tra l’altro avevamo auspicato e pronosticato appena sette giorni fa.

Adesso bisognerà continuare l’entusiasmante cammino dei partenopei anche nell’anno nuovo, che comincerà subito con grande intensità già nel mese di Gennaio con il recupero della gara di campionato contro il Grosseto e con le gare di ritorno delle partite di coppa contro Roma e Teramo. In alcuni momenti del mese dunque, l’armata partenopea si troverà a dover giocare una partita ogni tre giorni, con un notevole dispendio di energie fisiche e mentali.

Giusto e salutare dunque che i calciatori si godano un po’ di meritato riposo in questa sosta natalizia, e chissà che per l’anno nuovo babbo natale non ci faccia qualche regalo, come per esempio Abate, o Moretti, o magari un calciatore di categoria superiore, che sarebbe poi l’autentico "botto" di capodanno.

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