IL PROGETTO-CAZZOLA NELLE MANI DEL “TOSCANACCIO”
Da avversario al "San Paolo" ci è già tornato, senza peraltro ricevere un tappeto rosso all'ingresso in campo. Per Renzo Ulivieri, uno dei "grandi vecchi" fra i tecnici italiani, quella di Napoli è stata una parentesi amara di una lunga carriera. Il toscanaccio sbarcò all'ombra del Vesuvio reduce da grandi risultati raccolti proprio in quel di Bologna: due promozioni consecutive dalla C1 alla A, un settimo ed un ottavo posto degli di menzione. Poi, se si esclude un dignitoso quarto posto raccolto a Parma dopo essere subentrato, sono arrivate soltanto tante amarezze, fino al ritorno nella "sua" Bologna dove l'anno scorso, tornato in sella dopo un esonero in corso d'opera, ha sfiorato una clamorosa qualificazione ai play-off. Il presidente Cazzola ha deciso di confermarlo e Renzaccio, che a 65 anni avrebbe potuto fare il pensionato, ha deciso di provare a vincere il sesto campionato in quaranta anni di carriera. In Emilia ha sviluppato un progetto tattico a partire dal 4-2-3-1 per poi passare, nelle ultime giornate, al 3-4-3, un modulo che confermerà con qualche variante viste le assenze in difesa e in attacco.
In porta Ulivieri ha voluto l'esperto Francesco Antonioli ('69), uno dei protagonisti della cavalcata vincente di dieci anni fa. Antonioli ha accettato il declassamento soltanto per la "sua" Bologna, squadra che l'ha lanciato in quella massima serie dove sarebbe rimasto per tanti anni con le maglie di Roma (uno scudetto) e Sampdoria. In difesa, vista l'emergenza, la novità sarà rappresentata dall'innesto di Emanuele Brioschi ('75), altro cavallo di ritorno ed al quinto anno di B consecutivo dopo le esperienze di Cosenza e Bari. Brioschi può fare tanto il centrale quanto il terzino destro, qualora Ulivieri decidesse di abbassare un centrocampista sulla linea di difensori. A fargli compagnia ci sono due intoccabili come Marcello Castellini ('73), altra rentrée eccellente dopo la serie A con Parma e Samp, ed il giovanissimo Andrea Costa ('86), tredici presenze lo scorso anno e sulla via della consacrazione.
Quarto di sinistra, pronto a fare il pendolo fra difesa e centrocampo, sarà Thomas Manfredini ('80), un esterno ideale per duttilità tattica (nell'Udinese era un elemento importante per Zaccheroni) che ha conosciuto questo campionato nelle file di Fiorentina, Catania e Rimini. Sulla fascia opposta correrà un centrocampista puro come Emanuele Filippini ('73), trottolino sgusciante separatosi dal fratello dopo aver condiviso insieme a lui una carriera passata fra Brescia, Parma, Palermo, Lazio e Treviso. In mediana Ulivieri si affida ad altri due intoccabili: Nicola Mingazzini ('80), arrivato in rossoblu a gennaio dall'Atalanta, e Christian Amoroso ('76), alla quinta stagione bolognese dopo aver indossato le maglie di Empoli e Fiorentina.
In attacco, è scontata la presenza di Massimo Marazzina ('74) al centro del reparto. Bomber prolifico, confermato dopo la passata stagione positiva, Marazzina sta trovando spazio soltanto negli ultimi tempi dopo che Ulivieri si è convertito ad un modulo più spregiudicato, affiancandolo al capocannoniere della serie cadetta, l'ex Claudio Bellucci ('75), un idolo per i tifosi del Bologna ai quali ha regalato 53 gol in poco più di cinque stagioni, subito dopo aver lasciato Napoli. A supporto dei due ci sarà uno fra Carlo Nervo ('71), un'istituzione bolognese ma ultimamente a corto di fiato, e Lamberto Zauli ('71), che pur avendo meno anni di militanza sembra essere molto più in forma del compagno di reparto. La probabile formazione (3-4-3): Antonioli; Brioschi, Castellini, Costa; Filippini, Mingazzini, Amoroso, Manfredini; Nervo (Zauli), Marazzina, Bellucci. A disp.: Colombo, Mezzano, Torrisi, Smit, Morosini, Zauli (Nervo), Della Rocca. All.: Ulivieri