IL SOGNO DIVENTA REALTA’. LA PRIMA SCONFITTA

Ma ahimè, come tradizione volle per tutto il periodo d’oro, la prima gara dopo le feste si tramutò nel primo stop per gli uomini di Bianchi.

Il 4-1-1987, davanti a 20.000 e più tifosi Azzurri una, fino a quel momento traballante , Fiorentina di Eriksson fece suo il match per tre reti ad una. Sfruttando un rimpallo favorevole l’ex Azzurro Ramon Diaz, portò in vantaggio i Viola dopo solo quattro minuti, raddoppiò al 25° con una micidiale punizione dal limite Giancarlo Antognoni, agli ultimi fuochi di una straordinaria carriera. A quel punto, il Napoli finalmente ….scese in campo, trovando la rete del 1-2 con un magnifico colpo al volo di Maradona al 50°. Gli Azzurri strinsero d’assedio l’area Toscana, ma un po’ la sfortuna (traversa di Giordano) e un po’ le decisioni arbitrali (fu incredibilmente negato un rigore per un netto sgambetto perpretato in area ai danni di Bagni), impedirono di cogliere al Napoli un meritato pareggio. Al 90° poi, ecco giungere la più incredibile delle beffe; Claudio Garella spintosi ben oltre la linea di porta, fu trafitto da un inusuale pallonetto di Monelli calciato addirittura da metà campo!

L’Inter, vincitrice per 1-0 sull’Atalanta, raggiunse così la “Bianchi Band” in testa a quota 20, mentre Juve e Milan, uscite vincenti dagli incontri con Verona e Como, incalzavano in classifica a soli due punti. A fine gara, Diego rilasciò infuocate dichiarazioni alla stampa per l’arbitraggio di Tullio Lanese, tanto che in seguito venne squalificato per un turno. La situazione cominciava a farsi ribollente …

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