"IN CAMPO ANCHE A NATALE"
L'idea l'ha lanciata Urbano Cairo: il calcio italiano scenda in campo anche a Natale. Potrebbe sembrare una provocazione, ma il presidente del Torino ha poca voglia di scherzare. In fondo, fa notare Cairo, i calciatori sono professionisti e i loro colleghi inglesi, nelle festività di fine anno, non si fermano neanche a Santo Stefano.
"Nel momento in cui la gente è tranquilla ed è in vacanza, noi dovremmo giocare" spiega Cairo, che suggerisce di studiare un'altra programmazione televisiva. Sì, perché in fondo sono proprio loro, le pay-tv, a tenere aperti i rubinetti dai quali i club attingono i quattrini per tirare avanti. Pazienza se il Natale è la festa della famiglia o se fa freddo: se non c'è altro, si vada in campo e si riempiano quei palinsesti che in quei giorni sembrano desolatamente vuoti di contenuti e ripetitivi. Ma come – qualcuno osserva – soltanto qualche mese fa si è deciso di programmare una lunga sosta invernale e adesso a qualcuno viene in mente di cambiare ancora?
In fondo le regole sono fatte per essere disattese, i regolamenti per essere cambiati. E allora, nel prossimo calendario, già si pensa ad un campionato che comincerà a Ferragosto (ottimismo puro, se si crede di poter eludere le tormentate calure estive dei tribunali), con le squadre costrette a radunarsi ad inizio luglio dopo neanche un mese di riposo. Si giocherà di più e si correrà di più, aumenteranno gli introiti dalle tv e gli stipendi verranno gonfiati, probabilmente al pari dei muscoli visto che è impossibile sostenere certi ritmi.
A chi giova tutto ciò? Ai portafogli dei presidenti, non al movimento sportivo. Ah già, lo sport, il calcio: pura poesia di questi tempi. Eppure, sono uomini anche i calciatori, e sono uomini anche coloro i quali vanno allo stadio. Per la verità, "al campo" ci si va sempre meno. Ecco perché Cairo avrà pensato di giocare a Natale: si sta in famiglia, magari si pranza con la tv accesa.
E allora, al posto della commedia all'italiana, perché non proporre una partita di serie A, da gustarsi fra un capitone e un'insalata di rinforzo?