La telenovela Insigne al capolinea: futuri eredi o intuizioni homemade?
Fresco campione d’Europa e reduce da una stagione sensazione condita da preziosi assist e ben 19 goal ,(record personale all time in serie A) la telenovela sul rinnovo del capitano sta per conoscere finalmente un epilogo. Siamo ormai agli sgoccioli di un confronto definitivo tra le due parti interessate in cerca di un accordo per salvaguardare il futuro contrattuale del giocatore chiave e capitano del Napoli.
Un atleta imprescindibile per questa squadra, un ala sinistra rara in sui generis: regista offensivo in fase di non possesso, terzino aggiunto sui raddoppi di marcatura per tenere compatta la linea preventiva, esterno dotato di tecnica e colpi da campione. Fuoriclasse totale, cresciuto esponenzialmente a livello tattico e mentale sotto le diverse gestioni che hanno agglomerato i meriti e tessuto le lodi dei migliori coach che hanno condotto il calcio Napoli ai fasti attuali. Insigne è proprio come il vino: invecchia e migliora sempre più!
Alternative di questo calibro, (considerata la grave crisi economica prodotta dalla pandemia che ha ostruito bilanci e sogni di mercato) sono quasi del tutto estinte. Due le diramazioni ideologiche: in caso di sfumato accordo e conseguente cessione, la dirigenza partenopea ha l’obbligo di cautelarsi con l’acquisto di un sostituto di livello che non faccia rimpiangere l’eroiche gesta del leader di Frattamaggiore. Ipotizzando un investimento oculato e coerente alle logiche di mercato descritte, il nome più appetibile risponde a quello di Jeremy Boga, esterno ex Chelsea esplosivo ed estremamente abile nel dribbling e nella conclusione da fuori area.
Se il matrimonio dovesse continuare invece, l’ambizione napoletana sarebbe destinata ad una crescita senza precedenti. Il team azzurro necessita di figure di rilievo per superare anche le difficoltà più ardue, per giocarsela alla pari con tutte e per sognare in grande. La permanenza dell’ artefice del “tiraggiro”, provocherebbe senza dubbio un effetto di questo tipo.
Senza dimenticare un altro fattore vitale: l’eclettismo calcistico e la profondità di rosa di questo Napoli aumentano ancora di più le chance di far esprimere al meglio il capitano potenziando il valore collettivo in ottima di rinnovo. Anche senza big money, si valutano le cosìddette alternative homemade: nei momenti di infortunio, riposo muscolare, match di cartello meno blasonati, più di un elemento diviene schierabile come vice Lorenzo. Pensiamo ai vari Lozano a piede invertito, o mezz’ali del calibro di Elmas o Zielinski che mutano in esterni a tuttafascia. Prevenire è meglio che curare, ma con una visione d’insieme a lungo raggio, la soluzione più efficiente è sotto gli occhi.