Il senso delle permanenze di Demme e Politano

Il senso e la ragione delle permenenze di Diego Demme e Matteo Politano nell’attuale rosa del Napoli sono oggetto di studio e di relativa incognita nella pre season azzurra. I due giocatori in causa hanno totalizzato rispettivamente 19 (Demme) e 33 (Politano) partite in A con più del 50% da subentrati, quindi con pochi minuti in relazione alle presenze. Sono infatti 12 su 19 gli ingressi dalla panchina per il tedesco e 13 per l’italiano. Allegato a ciò vi è poi il rendimento, molto lontano dalla gestione Gattuso dove entrambi hanno brillato ma soprattutto hanno avuto più spazio e valenza. In effetti Politano ha partecipato solo a 7 goal mentre Demme addirittura a 1, quindi con un basso apporto sulla stagione partenopea.

 

Il discorso è chiaro, Luciano Spalletti non punta su questi 2 giocatori e di rimbalzo il loro morale è a terra come già sottolineato dai due procuratori (Busiello e Giuffredi) che in diverse uscite hanno ribadito la volontà di trovare più spazio e chissà, forse di abbandonare la piazza. Per ora entrambi partiranno per i ritiri e prenderanno parte alla prossima stagione ma il loro status iniziale è di “esuberi”… poi la storia insegna come in una partita, una scintilla o un lampo possa cambiare un’intera carriera (come accaduto per Lobotka che dalla notte al giorno è rinato sotto la gestione Spalletti) e quindi prendere un ruolo più fondamentale

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