NAPOLI, COMPRA OGGI MA CON UN OCCHIO A DOMANI
Il 4 gennaio si è ufficialmente aperto il calciomercato di riparazione. Questa sessione dovrebbe riservare qualche piacevole novità per i tifosi partenopei, che da un paio d'anni a questa parte sono stati abituati fin troppo bene dal presidente De Laurentiis.
I più avidi di novità spulciano una volta al minuto qualsiasi televideo, telegiornale o sito internet che possa dare qualche informazione in più sulle trattative in corso. Molte però sono le classiche "bombe" di mercato inserite soltanto per fare notizia, che hanno come conseguenza che l'utente si disorienta, non sa più a chi credere e cosa sperare per la propria squadra.
Intorno al Napoli circolano centinaia di nomi in questi giorni, ma sembrano veramente pochi quelli più attendibili, confermati anche dagli agenti o da fonti quantomeno verificate. Sembra che il Direttore Generale stia pensando a rinfoltire la rosa con 4-5 elementi di valore, per poter mirare a quella promozione diretta cui il Napoli non può non puntare fin da subito. Certo, sulla carta la corazzata azzurra sarebbe già competitiva così com'è, ma il vecchio volpone Marino vuole avere le spalle coperte, e per non rischiare perfezionerà la formazione agli ordini di Reja.
Servirà senz'altro un fluidificante sinistro, per questa pedina le speculazioni si sprecano vista l'abbondanza di elementi sul mercato; si parla di Rullo, Pieri, Capuano, ma soprattutto di Parisi, terzino siciliano in forza al Messina che ha anche giocato in Nazionale. Anche in retroguardia servirebbe qualcosina, il giovane Marchese del Chievo potrebbe essere un buon acquisto anche per il futuro. L'altro ruolo-chiave è il centrocampo, le ottime prestazioni di Gatti in quella zona non hanno sopito le voci intorno ad Hamsik (che sembra molto più probabile per gennaio) e soprattutto Baronio, da molti indicato come l'innesto ideale per la zona nevralgica del campo. Potrebbe eventualmente arrivare un attaccante, sembra che sia il giovanissimo Lupoli dell'Arsenal il principale candidato a vestire la maglia azzurra. Infine non è da escludere qualche possibile colpaccio a sorpresa, a cui il Direttore ci ha abituati nelle sessioni passate.
Ovviamente bisognerà sfoltire la rosa attuale, e da questo punto di vista è stato fatto finora un solo nome concreto, quello di Montesanto, ai margini della squadra da inizio stagione. Per il resto sembra che nessuno debba schiodarsi dal proprio posto a meno di offerte irrinunciabili. Ovviamente non è così, altri rincalzi lasceranno la squadra per essere sostituiti a dovere rimediando ai piccoli errori estivi. I vari giocatori accostati al Napoli in questi giorni sono tutti elementi validissimi, di categoria superiore, che potrebbero giocare in serie A senza alcun problema. Ecco, questa è la strada giusta da seguire: comprare giocatori che possano fare la differenza già da ora, ma che in caso di promozione si rivelino utili anche ad affrontare il campionato di serie A.
Investimenti in prospettiva, per portare avanti quella programmazione a lunga scadenza che finora ha fatto la fortuna della squadra di De Laurentiis. Oltretutto, un altro vantaggio ci sarebbe in questo modo: formando una squadra già di per sé forte anche il prossimo anno, si eviterebbe il classico problema dell'amalgama in fase di ritiro estivo, con il quale devono fare i conti gli allenatori delle squadre che comprano di più. Questi sei mesi sarebbero sufficienti a creare un gruppo vincente, da integrare a luglio soltanto con pochi uomini di livello. Speriamo che (facendo sempre i debiti scongiuri) una volta arrivati in A gli ultimi tasselli siano in grado di far sognare i tifosi, in modo da poter puntare direttamente all'Europa.
L'ha fatto il Palermo, lo sta facendo il Catania, perché non potremmo farlo anche noi?