NAPOLI – LUCCHESE 1-0

NAPOLI – LUCCHESE 1-0 NAPOLI (4-4-2): Iezzo; Grava, Romito, Malonado, Lacrimini (37′ st Cupi); Capparella (44′ st Amodio), Montervino, Fontana, Bogliacino; Sosa, Calaiò (42′ st Grieco). A disp.: Gianello, Briotti, Montesanto, De Palma. All.: RejaLUCCHESE (4-4-2): Brunner; Campana, Geraldi, Bellucci, Mannucci (27′ st Guidi); Magnani (8′ st Sturba), Fabiano (8′ st Koné), Napolioni, Bonfanti; Masini, Carruezzo. A disp.: Moreau, Deoma, Cucciari, Mancino. All.: SimoniARBITRO: Forconi di ApriliaAssistenti: Zannier e NoceraMARCATORE: 31′ pt BogliacinoNOTE: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 25.000 circa. Ammoniti Capparella e Montervino. Angoli 11-4 per il Napoli. Recupero 0 pt, 4′ st. NAPOLI – Gigi Simoni ha festeggiato un compleanno amarissimo. Non solo la sua Lucchese ha perso, interrompendo una lunga serie positiva con una prestazione da dimenticare, ma parte di quella Napoli da lui tanto amata lo ha tradito. La Curva B, cuore pulsante del tifo partenopeo, ha riservato all’ex tecnico azzurro uno striscione pesantemente offensivo, facendo riferimento alla vicenda delle liberatorie che nell’estate di due anni fa portò la vecchia SSC Napoli alla scomparsa, oberata da debiti e scadenze non rispettate. Simoni potrà consolarsi con i fischi del resto dello stadio che hanno disapprovato la scelta della Curva, e per quegli applausi che gli sono stati riservati dalla tribuna. Applausi da riservare al solo Simoni e, a tratti, al Napoli, che pur non entusiasmando non ha sudato contro un avversario autore di una partita davvero mediocre. Per dieci undicesimi la Lucchese era la stessa di Lanciano, dove pur non producendo un gran gioco era riuscita a strappare tre punti d’oro. Simoni ha lanciato dal primo minuto l’ultimo arrivato Mannucci, ma lo ha impiegato in una posizione in cui l’ex Sangiovannese non ha potuto dare il meglio di sé. Impiegato da Braglia esterno alto di centrocampo, Mannucci ha sofferto oltremodo gli affondi di Capparella e le iniziative di Montervino. Da parte sua, Reja ha riportato il capitano in cabina di regia proponendo Lacrimini terzino sinistro. In un ruolo ugualmente non suo, l’altro ex della Sangiovannese non ha demeritato. La partita, nonostante due moduli speculari e la buona volontà di entrambe le squadre, ha faticato a decollare. Per la prima mezz’ora, infatti, non si sono segnalati tiri in porta né spunti degni di nota. Come spesso accade è stato il gol ad accendere la sfida, quella rete che il Napoli ha trovato proprio subito dopo la mezz’ora. Grava si è spinto quasi fino al fondo e ha crossato in area dove Bogliacino ha colpito di testa superando l’incolpevole Brunner. Due minuti dopo gli azzurri hanno avuto la possibilità di raddoppiare, sfruttando un altro buco della Lucchese sulla zona sinistra del campo, ma il tiro-cross di Montervino da fuori area ha soltanto accarezzato la parte alta della traversa. L’unico acuto di una Lucchese ancora troppo statica (soprattutto in avanti, dove sia Carruezzo che Masini sono riusciti a combinare ben poco) è stata una punizione dalla distanza di Fabiano sul finire del primo tempo, con Iezzo chiamato a rispondere con i pugni chiusi. La ripresa ha offerto soltanto la solita girandola di cambi, e l’unica emozione l’ha offerta Capparella quando, prima del quarto d’ora, si è trovato in area con la palla chiamando Brunner alla deviazione in angolo. E’ stata quella l’unica emozione: troppo poca Lucchese, anche con i nuovi entrati, con il Napoli che si è limitato a controllare con applicazione per evitare quella che, stavolta, sarebbe stata una vera e propria beffa.

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