NAPOLI – VERONA 1-0
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Maldonado, Giubilato, Domizzi; Trotta (27' st Capparella), Dalla Bona (18' st De Zerbi), Gatti (33' st Sosa), Bogliacino, Savini; Bucchi, Calaiò. A disp.: Gianello, Montervino, Garics, Amodio. All.: Reja
VERONA (4-4-2): Pegolo; Pedrelli (12' st Cutolo), Sibilano, Perticone, Magliocchetti; Ferrarese, Pulzetti, Mazzola 6, Guarente; Iunco, Da Silva (41' st Anaclerio). A disp.: Loschi, Comazzi, Dianda, N'ze, Smania. All.: Ventura
ARBITRO: Stefanini di Prato Assistenti: Giglioni e Battaglia Quarto uomo: Taverna
MARCATORE: st 36' rig. Bucchi
NOTE: spettatori 40.000 circa. Espulsi Calaiò al 41' pt, Iunco al 29' st. Ammoniti Ferrarese, Iezzo, Giubilato, Cutolo. Angoli 4-2 per il Napoli. Recupero: 1' pt, 5' st.
NAPOLI. Ci è voluto Cristian Bucchi per riaccendere il "San Paolo". C'è voluto un calcio di rigore per sbloccare il risultato di una partita noiosa, brutta, che il Napoli è riuscito ad aggiudicarsi ricorrendo a quel solido cinismo che ancora una volta gli ha consentito di vincere con il minimo scarto.
Amarissimo il ritorno all'ombra del Vesuvio per Giampiero Ventura, che a due anni esatti dall'esonero partenopeo torna a Fuorigrotta e raccoglie un'altra amarezza. Fragile e ingenuo il suo Verona, tanto ingenuo da non approfittare neanche delle sciocchezze altrui, come quella di Calaiò che negli ultimi minuti del primo tempo ha lasciato i suoi in dieci per un'entrataccia su Pulzetti. In superiorità numerica per un'ora, la squadra ospite non è riuscita a pungere, sprecando la più facile delle occasioni gol con Da Silva, ipnotizzato da Iezzo a metà ripresa. Poi, alla mezz'ora, il Verona ha sprecato tutto a causa di dieci minuti di follia: prima Iunco ha ristabilito la parità numerica facendosi espellere per un colpo proibito a Giubilato; poi Magliocchetti ha commesso un ingenuo fallo da rigore entrando sulle gambe di Bogliacino.
Dal dischetto, Bucchi ha trasformato chiudendo i conti di una gara che né gli ospiti né il Napoli affrontavano al meglio. Privo degli infortunati Cossu, Nieto, Turati, Teodorani e Vanstrattan e degli squalificati, Ventura aveva disegnato il suo primo Verona con un 4-4-2 che ha visto il neoacquisto Ferrarese subito in campo. E' stato proprio l'ex azzurro uno degli elementi più vivaci, un dinamico trait d'union fra i due reparti. Reja aveva invece riproposto il 3-5-2, con Trotta e Giubilato in sostituzione degli squalificati Grava e Cannavaro. Nessuno, tuttavia, è stato in grado di prendere per mano la squadra dopo un approccio alla partita troppo morbido, cosa che ha consentito al Verona di mantenere il ritmo basso ed il possesso palla.
Nel primo tempo, se si esclude l'episodio che ha riguardato Calaiò, non è accaduto quasi niente. Il Verona ci ha provato con due-tre conclusioni dalla distanza firmate Iunco e Da Silva, senza peraltro creare problemi a Iezzo. Il Napoli ha risposto con una percussione di Dalla Bona ed un colpo di testa di Bucchi su un cross di Savini. Gli azzurri sono tornati negli spogliatoi accompagnati da fischi che si sono trasformati in cori d'incitamento ad inizio ripresa, quando proprio Bucchi ha chiesto ai tifosi l'incitamento per sopperire all'inferiorità numerica. Per un quarto d'ora il Napoli è sembrata tutt'altra squadra, ed ha sfiorato il vantaggio con un velenoso diagonale di Bogliacino. Successivamente, Maldonado in area di rigore si è visto respingere da Pegolo una conclusione corta.
La seconda parte della ripresa è stata invece di marca veronese, che ci ha provato prima con una conclusione dalla distanza di Guarente, poi con un tiro ravvicinato di Da Silva che ha chiamato Iezzo alla risposta da campione. Nell'ultima fase della partita il Verona è riuscito a rovinare tutti, prima restando in dieci per l'espulsione di Iunco, quindi subendo il rigore per il fallo di Magliocchetti su Bogliacino. Bucchi, freddo come non mai, l'ha trasformato