NON METTETEVI NEI GUAI CON IL FISCO
L’Italia pallonara si interroga sulla vicenda Genoa-Venezia. Ombre sulla promozione del grifone, ed una bufera che ha travolto i due club per una presunta combine. Poche, a dire il vero, le prove contro i tesserati delle due società. Può bastare una valigetta con dentro 250.000 fruscianti euro per far pensare male? In realtà, l’inchiesta è partita dal mancato scontrino che, nella valigetta, proprio non c’era. E, in qualsiasi operazione di scambio, uno scontrino deve pur esserci…Eppure Preziosi lo ha gridato: "Io non mollo, io non mollo". Era la festa-promozione del Genoa, ma la sensazione dell’opinione pubblica è che il sabato della partita, Preziosi qualcosa abbia mollato…Chissà. Non si può star tranquilli, chi sta nel calcio deve sempre guardarsi le spalle. Prendete Claudio Lotito. E’ presidente della Lazio e sa parlare latino, ha scelto Rossi come allenatore pagandolo meno della metà rispetto a quanto il Delio percepiva all’Atalanta. Ma questo è un dettaglio, perché Rossi è laureato. Se è dottore in giurisprudenza, Lotito risparmierà sull’avvocato che lo dovrà assistere ad ottobre, quando sarà processato per associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni. I fatti contestati non riguardano l’attività di Lotito come presidente della Lazio, ma la gestione di una impresa di pulizie. L’inchiesta era partita nel 1998, ed era rimasta davanti al Gip per 4 anni. Un anno di presidenza-Lazio, ed ecco che capita di tutto e di più. Anche che l’UE vada a ficcare il naso nella transazione pluridecennale con il Fisco. No, proprio non si può star tranquilli, e non si può moralizzare il calcio in pace.Certe volte bisognerebbe usare qualche sosia, come presumibilmente farà Gigi Pavarese. Il diesse dell’Avellino, dopo la promozione in B, dovrà ora adempiere ad un voto, e cioè scalare Montevergine. Otto chilometri a piedi, troppi, soprattutto visto il gran caldo. E poi si sa, le cene invernali e primaverili possono pesare oltremodo. Ma se Pavarese non riuscirà a trovare in tempo un sosia, ha già in mente la soluzione: scalerà la montagna utilizzando una catena, anzi un catenaccio. Quello usato da Francesco Oddo nella finale play-off contro il Napoli. E’ robusto, resisterà anche ai pesi massimi.