Non si può andare avanti così

Spezia-Napoli è stata il luogo di dimostrazione della supremazia totale del Napoli sul campionato italiano, con una vittoria molto importante dominando per 90 minuti. Sugli spalti però la rivalità tra le due tifoserie, che lo scorso maggio aveva causato pesanti scontri nel settore ospiti del Napoli, ha trovato un nuovo episodio di vergogna inaudita, caratterizzato da ripetuti canti contro Maradona, contro Napoli e contro la città azzurra.

 

Sono stati vergognosi i cori ascoltati più volte dalla curva Ferrovia del tifo ultrà spezzino. Frustati da un’inferiorità totale in campo, quei cori, perché hanno inneggiato alla morte di un uomo, sono la realizzazione del sistema malato che cresce in Italia. Gli ululati e le melodie sono stati pesanti e rivolti anche contro Luciano Spalletti, legato con la città de La Spezia, da uomo oltre che calciatore.

 

Ogni discorso sulla mancanza di educazione, sull’eccesso di goliardia sarebbe inutile se posto in proporzione alla solita multa da 10mila euro che ora arriverà. Una maniera per la lega e per il calcio di risolvere la questione, senza mai però andare alla radice del problema per risolverlo.

Il dito contro una rubrica di pianeta napoli
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