Premio Bearzot al Maschio Angioino: premiato Spalletti LIVE
Premio Enzo Bearzot.
Al Maschio Angioino, nella suggestiva sala dei baroni, è andata in scena la cerimonia per il premio Bearzot, vinto quest’anno dell’allenatore azzurro Luciano Spalletti!
Presenti anche il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente Aurelio De Laurentiis e il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Aurelio De Laurentiis è intervenuto prima della premiazione:
“Proviamo da 18 anni a riportare lo scudetto. Io, all’epoca, non sapevo del fallimento del Napoli. Contro il parere di mia moglie e di mio figlio Luigi, lo acquistai. Il cinema è completo e complesso, lasciami provare con il calcio. Avventura bellissima, dura da 18 anni. Mia moglie è diventata più tifosa di me, si tira i capelli, corre. Io cerco di essere lucido. Complimenti a Spalletti, intuizione felice. Voi giornalisti non vi fate i fatti propri, diventa difficile lavorare. Andai a trovarlo in uno degli immensi grattacieli di Milano. Inizialmente ci fu un primo no, poi però non abbiamo fatto male. Se le regole del calcio fossero diverse, già avremmo vinto lo scudetto diverse volte. Poi gli strappai un si, se Gattuso non fosse stato bene sarebbe venuto anche prima. Non ho voluto segare Gattuso, magari sarei entrato prima in champions. Per depistarvi andai da Conceicao, poi da Allegri che mi insegnava il calcio. Alla fine venne il bravo Luciano, a riportarci tra i primi tre. Se le cose fossero un poco più lecite. Spalletti resterà a Napoli!”
Premiato davanti ad una numerosa platea, Spalletti ha rilasciato alcune emozionanti dichiarazioni:
“Io ho deciso di vivere a Castelvolturno perché Napoli da come è bella non si può guardare. Diventano gli occhi azzurri a guardare Napoli! Non serve l’euforia per i calciatori ora, si rischia di sentire sufficienza. I miei calciatori sono fatti di una pasta diversa. La Champions va vissuta totalmente, è una cosa bellissima, non mi era mai capitata. Anche ai calciatori dico che bisogna stare attenti, il tempo passa per non ripassare più. Ho uno staff di primo ordine, sul lato fisico ho tutte le qualità possibili. Io penso che sia fondamentale capire che non si porta dentro il passato in champions.
L’adattamento di Kim e Kvaratskhelia
“I confini calcistici sono più sottili. Ho convinto il presidente parlando con alcuni amici miei in Russia.”
L’impatto della città
“Si percepisce anche stando fuori Napoli il calore che la città può dare. Diventa forzato il dover assorbire, il dover reggere una certa pressione. Fa parte di amore e passione, sono tutti appassionati e per i propri colori. Però poi c’è da lavorare, è un patto che abbiamo fatto con la squadra, è molto chiaro. Poi si vedrà se si potrà festeggiare”
Su Lobotka
“Non dobbiamo fare torti al resto della squadra. Di Lorenzo incarna il calcio moderno, è un difensore incredibile. Sa mettersi anche centrocampista, quando va davanti con le sue incursioni evidenzia le sforature della linea avversaria. La crescita è totale, sono bravi tutti uguale”