RIPESCAGGIO POSSIBILE, MA SERVONO TRE DEFEZIONI
E adesso la parola passa alle carte federali e a coloro i quali le sanno leggere. Fallita la promozione sul campo, si attende di conoscere se questa potrà avvenire per altre vie. Non si tratta di campare sulle disgrazie altrui, ma di essere in linea con i regolamenti. Decine e decine i ripescaggi nel calcio professionistico degli ultimi anni, dettati da gestioni societarie allegre e spese folli. Quest’anno la FIGC ha deciso di adottare norme rigide per evitare agli avventurieri di proseguire il loro corso fatto di debiti ed acrobazie finanziarie. E, scrutando l’orizzonte, si capisce come l’estate che è alle porte sarà particolarmente calda. I passi che il Napoli dovrà fare sono chiari. Attualmente, la società di Aurelio De Laurentiis fa parte della Lega di C. Deve pertanto rispettare le scadenze imposte dall’organizzazione presieduta da Mario Macalli. Nei mesi scorsi, la società partenopea, al pari di tutte le altri, ha prodotto alcuni documenti contabili che ha trasmesso alla Co.Vi.So.C. Dopo aver consegnato questa serie di documenti, bisognerà procedere a mettere a posto le carte per l’iscrizione al campionato, depositando in Lega, entro le ore 19.00 del 23 giugno 2005, la domanda di iscrizione corredata da relativa tassa (15.000 euro).Non basterà, tuttavia, essere in regola dal punto di vista del bilancio con il passato: c’è anche un presente da tenere d’occhio. Entro le ore 19.00 del 23 giugno 2005 per la Lega di C, bisognerà infatti documentare l’avvenuto pagamento di emolumenti a tesserati e creditori; tassativamente entro le 19.00 del 30 giugno 2005 bisognerà documentare alla Co.Vi.So.C. l’avvenuto pagamento al 31 marzo 2005 dei debiti con l’Erario, con gli enti previdenziali e con il Fondo Fine Carriera dei propri tesserati.Inoltre, la Lega di C dovrà ricevere alle ore 19.00 del 30 giugno 2005 la fideiussione bancaria di 207.000 euro con la dichiarazione del legale di ogni società che attesta la regolarità dei pagamenti effettuati alla Lega. Questo quel che dovrà fare la Napoli Soccer al pari di tutte le società che vorranno farsi trovare in regola. .Dopodiché, la parola passa alla Co.Vi.So.C., che potrà allora procedere dal punto di vista decisionale riferendo alle società entro il giorno 9 luglio 2005. I club in difetto avranno tempo tre giorni, fino alle ore 13.00 del 12 luglio 2005, per ricostruire i capitali sociali e a sistemare i parametri PA e PD: i documenti faranno parte del ricorso da inoltrare per quella data alla Co.A.Vi.So.C.; entro il 14 luglio 2005 la Co.A.Vi.So.C deciderà se accogliere o respingere i ricorsi e il 15 luglio 2005 ci sarà la riunione del Consiglio Federale che si pronuncerà sull’ammissione ai campionati ufficializzando i nomi delle escluse (che potranno ricorrere all’arbitrato CONI e al TAR) e, probabilmente – ma di ciò non ve ne è certezza – le squadre ripescate. Attualmente, lo scenario in C1 è catastrofico: sei squadre (Fidelis Andria, Benevento, Foggia, Giulianova, Reggiana, Spal) salvo miracoli non potranno iscriversi alla prossima stagione. In C2 le cose vanno molto peggio, ma non è il caso che riguarda il Napoli, che deve invece guardare ai conti della serie B e, al limite, della serie A (le escluse dalla massima serie potrebbero ricorrere al Lodo Petrucci e ripartire dalla B). Il criterio dei ripescaggi dalla C1 alla B, a meno di nuove disposizioni della FIGC, privilegia le retrocesse dalla B alla C1, salvo che le squadre in questione abbiano già usufruito di questa sorta di benefit negli ultimi cinque anni. Quest’anno hanno già lasciato la B Catanzaro, Venezia, Pescara; sarà costretto a farlo anche la perdente dello spareggio fra Vicenza e Triestina. Di queste squadre, ben due sono già state ripescate negli ultimi cinque anni: il Pescara (dalla C1 alla B nell’estate del 2004) e il Catanzaro (dalla C2 alla C1 nell’estate del 2003). Pertanto, potranno presentare domanda di ripescaggio solo il Venezia e la perdente di Vicenza-Triestina. Per essere ripescate, naturalmente, queste squadre dovranno avere i bilanci a posto. Le due società in questione non navigano nell’oro, e hanno tutte cambiato recentemente proprietà. La situazione è in evoluzione. Una volta ripescate le squadre retrocesse dalla B, toccherà alle squadre finaliste dei play-off di C1. Nel girone A di C1, gli spareggi li ha vinti il Mantova, che ha conquistato la promozione sul campo. La perdente della finale è il Pavia, che è stata ripescata nell’estate del 2004: come Pescara e Catanzaro, la società lombarda rientra nel novero delle "non aventi diritto" al ripescaggio. A conti fatti, pertanto, serviranno massimo tre defezioni dalla B perché il Napoli possa essere ripescato tra i cadetti. "Massimo" perché, come detto, Venezia e Triestina/Vicenza potrebbero non avere le carte in regola per godere di una promozione federale. Bisognerà capire, pertanto, se esistono tre squadre che non saranno in grado di iscriversi al prossimo campionato. Le prime indiscrezioni parlano di più squadre in difficoltà: spetterà al Napoli vigilare perché non avvengano "miracoli" (e cioé operazioni diverse da ricapitalizzazioni) che consentano loro di iscriversi. In ultima analisi, la società partenopea potrà sempre far valere il precedente relativo al "caso-Florentia", ripescata dalla C2 alla B senza passare per una C1 conquistata sul campo ma mai giocata. Fu quello un "provvedimento eccezionale" nell’ambito dell’allargamento della B a 24 squadre, ma che non rispettò i diritti sportivi di Martina e Pisa, società che avevano perso i play-off di C1 in finale. Prima del 15 luglio, in ogni caso, non si conosceranno notizie ufficiali. Sarà il Consiglio Federale fissato per quella data a fornire le prime indicazioni di rilievo. Entro la fine di luglio si arriverà alla definizione degli organici: le società escluse il 15 luglio potranno sempre appellarsi all’Arbitrato Coni e al TAR del Lazio, oppure – entro sette giorni – reclamare un titolo sportivo in una serie inferiore sfruttando il Lodo Petrucci (sempre che alle spalle ci siano 25 anni di affiliazione alla FIGC non consecutivi o 10 consecutivi).