ROMA – NAPOLI 2-1

ROMA – NAPOLI 2-1

ROMA (4-2-3-1): Curci; Rosi, Mexes (33′ st Chivu), Bovo, Cufrè; Aquilani (18′ st Cerci), Dacourt; Alvarez, Tomasi (12′ st Greco), Mancini; Okaka. A disp. Doni, Panucci, De Rossi, Perrotta. All. Spalletti

NAPOLI (3-4-3): Gianello; Grava, Montesanto, Nigro; Montervino, Gatti, Fontana (16′ st Amodio), Lacrimini (7′ st Vitale); De Palma, Pià, Grieco. A disp. Iezzo, Civita, Vorziello, Nappi, Prisco. All. Reja

ARBITRO: Bergonzi

Assistenti: De Santis e Masotti

MARCATORI: 38′ pt Aquilani (R), 44′ pt Mancini (R); 47′ st Amodio (N).

NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti Grava, Dacourt, Rosi e Chivu. Recupero: 1′ pt, 3′ st.

ROMA – All’impresa credevano in pochi, forse nessuno. E infatti, impresa non c’è stata, anche se qualcuno si starà ancora mordendo le mani per l’occasionissima che Inacio Pià ha fallito dopo pochi minuti di gioco e che, come all’andata, avrebbe potuto cambiare il corso della partita. I "se" e i "ma" non fanno la storia, e infatti a passare il turno è la Roma, che ai quarti di finale incrocerà la Juventus del mai amato Fabio Capello. Il Napoli torna dalla capitale dopo una discreta prestazione, servita a Reja per sperimentare un 3-4-3 che potrà tornare utile nella seconda parte del campionato. Il tecnico goriziano ha schierato Lacrinini e Montervino lungo le corsie laterali, affidandosi in prima linea ad un tridente leggero composto da De Palma, Grieco e Pià. Non ha convinto la difesa, dove né Nigro né Montesanto hanno passato un bel pomeriggio, con il malcapitato Grava costretto a sacrificarsi più del dovuto. Fontana non si è risparmiato, aiutato nel compito da un Gatti che è riusito a giocare la sua onesta partita. Una gara che, come detto, per la Roma poteva essere tutta in salita. Poco prima del quarto d’ora, infatti, dopo aver eluso la sorveglianza della difesa giallorossa e dello stesso portiere Curci, Pià si è trovato tra i piedi la palla del vantaggio. Invece di calciare subito a rete, il brasiliano ha preferito decentrarsi prima di battere a colpo sicuro, trovando sulla linea di porta Mexes che ha provvidenzialmente ribattuto il tiro dell’avanti azzurro. Sia la Roma che il Napoli si sono sfidate molto a centrocampo, ma se i giallorossi arrivavano abbastanza facilmente in area di rigore lo stesso non si può dire del Napoli, che negli ultimi metri ha sofferto l’assenza di peso specifico dei suoi attaccanti. Fra un’occasione mancata ed un’altra, con il temibile Okaka a seminare il panico davanti a Gianello, i giallorossi hanno trovato il vantaggio dopo la mezz’ora. Gianello non è riuscito ad alzare sopra la traversa un insidioso cross dalla destra, l’azione è proseguita a sinistra con Aquilani che ha sfruttato al meglio un rimpallo nell’area piccola del Napoli. Gianello si è riscattato qualche minuto dopo, ed ha evitato la doppietta di Aquilani rispondendo con un riflesso da campione su un tiro ravvicinato del mediano romanista. E’ stato quello il momento migliore della Roma, che ha continuato a pressare il Napoli trovando il gol della tranquillità negli ultimi minuti. Poco prima che l’arbitro fischiasse la fine, Montesanto ha cercato di far ripartire i suoi ma il suo passaggio è stato intercettato da Mancini che ha superato il calciatore calabrese ed è entrato in area battendo per la seconda volta Gianello. Nella ripresa Reja ha dato spazio ad Amodio e Vitale mentre Spalletti ha lanciato Greco, Cerci e Chivu. La partita ha perso d’interesse e l’unico lampo degno di nota è arrivato negli ultimi minuti quando il Napoli ha trovato il gol della bandiera. Un gol che, come il secondo, è stato il frutto di un errore individuale: Rosi ha tentato a vuoto di rinviare un pallone pericoloso, Amodio si è avventato sulla sfera ed entrando in area ha battuto Curci chiudendo la gara sul risultato di 2-1.

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