"SEGNARE NEL SAN PAOLO STRACOLMO, UNA COSA UNICA"
Massimiliano "Picchio" Varricchio è stato, forse, uno dei nomi meno ad effetto della campagna acquisti di Marino dell’estate scorsa ma in realtà è stato uno di quelli che si è reso più utile. E’ anche grazie ai suoi gol, infatti, che il Napoli si è mantenuto al margine della zona play-off fino all’avvento di Reja.
Massimiliano come ti stai preparando per la prossima stagione?
"Ormai si riprende. Sono voglioso di ricominciare a lavorare anche per dimostrare il mio valore in una piazza importante come Napoli".
Hai ricevuto qualche offerta in questo periodo?
"Si, ho ricevuto offerte da squadre di B. Se la società ha intenzione di considerarmi sarò ben lieto di restare a Napoli altrimenti vedremo il da farsi".
Sei intenzionato a rimanere a Napoli nonostante la concorrenza o preferisci giocare altrove magari da titolare?
"Nessuno ti garantisce il posto da titolare inamovibile. Toccherà a me dimostrare il mio valore e ritagliarmi un posto importante in squadra. A Napoli o altrove non cambia nulla da questo punto di vista".
Come giudichi la tua stagione a Pescara?
"Personalmente è andata bene. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Abbiamo imitato il Bologna: siamo arrivati a fine campionato con il fiato corto e abbiamo dilapidato il discreto margine di vantaggio che avevamo accumulato".
Sei fiducioso sul ripescaggio del Napoli in B?
"Personalmente ci credo anche se, a volte, ciò che uno si aspetta non sempre poi si verifica. Al Napoli, comunque, la B spetta di diritto perché la conquistata sul campo salvandosi lo scorso anno".
Sicuramente avrai sentito qualcuno a Pescara, cosa ne pensano loro sul ripescaggio?
"Anche loro ci sperano e, in base al regolamento, sono secondi. Francamente, però, faccio il tifo per il Napoli".
Che ricordo conserveresti di Napoli qualora dovesse terminare la tua avventura con la maglia azzurra?
"Sono tutti ricordi bellissimi. E’ stata l’esperienza più bella e importante della mia carriera. Inoltre segnare un gol con il San Paolo stracolmo è un qualcosa di indescrivibile. Sono quelle classiche cose da raccontare ai figli".
Cosa è mancato, secondo te, al Napoli per centrare la promozione in serie B?
"Sicuramente la fortuna. Ho visto entrambe le finali e il Napoli meritava di vincere. L’Avellino con un mezzo tiro in porta e un rigore ha ottenuto il massimo risultato. Se i lupi giocassero la partita altre dieci volte così non ne vincerebbero una. Sono stati decisamente più fortunati".