SELVAGGI: "I GIOCATORI ONORINO SEMPRE LA MAGLIA"

Franco Selvaggi, allenatore e campione del mondo con la Nazionale azzurra nel 1982, è intervenuto a "Sottorete", il newsmagazine sportivo curato dai portali Pianetanapoli.it, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net in onda su Radio Stereo 5 dal lunedì al venerdì a partire dalle 19: "Attualmente sono docente del settore tecnico e seconda voce di Sky per la serie A, ma quando posso seguo il Napoli con piacere visto che è una squadra che appassiona tutti gli uomini del sud. La serie C è un campionato duro, non si vince certamente con il nome. La determinazione e l’aspetto mentale sono indispensabili per poter vincere qualcosa in queste categorie, non è un caso che il Napoli di Reja abbia cali di concentrazione contro le piccole squadre. Ricordo che il 10 maggio 1998 il mio Castel di Sangro, ultimo e virtualmente retrocesso, riuscì a battere il suo Torino lanciato verso la promozione in A poi persa allo spareggio. A me dispiace vedere il Napoli che non riesce ad ammazzare il campionato, sono un tifoso del Napoli e mi auguro che i giocatori riescano sempre ad onorare una maglia che io ho solo sfiorato. Negli anni ’80, infatti, fui vicino ad un passaggio in azzurro quando c’era Totonno Juliano, ma poi non se ne fece più nulla. Aspetto il Napoli quantomeno in B, su Sky è giusto che venga commentato da Savoldi che è bravissimo e che ha lasciato un ricordo indelebile da giocatore. Mi sorprenderebbe se Reja avesse dichiarato di essersi fatto influenzare dal pubblico, vorrebbe dire che attraversa un periodo di confusione. Stimo Reja e penso che le sue dichiarazioni siano state travisate. Da allenatore ho guidato Catanzaro, Taranto, Matera, Castel di Sangro e Crotone: non ho fatto male e spero in futuro di avere altre chances sempre che riesca a trovare qualche presidente che voglia condividere un progetto con il sottoscritto".

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