UNA SOLA VOLTA I GIALLOBLU’ HANNO ESPUGNATO IL SAN PAOLO

L’ unica volta che i gialloblù del Parma hanno avuto la meglio in quel di Napoli, è stato in una delle giornate più tristi in assoluto della storia azzurra, recente e no…Il 14 dicembre del 1997, già invischiato in una “drammatica “ posizione in classifica ( ultimo ),il Napoli di Galeone, appena arrivato in sostituzione di Mazzone, a sua volta sostituto di Mutti, incappò in una sonora sconfitta per 4 –0 contro il Parma guidato da Ancelotti, che poteva vantare di schierare fra le sue fila, elementi del calibro di Buffon, Cannavaro, Chiesa, Thuram e Crespo. Quel giorno, nei dintorni dello stadio, ai muri vi erano affissi un gran numero di manifesti, che incitavano imperativamente  la squadra ad uscire vittoriosa dal confronto con la Città del “ Regio “. Fu tutto inutile ; in pratica il match si chiuse dopo venti minuti, a causa del gol dello svedese Blomqvist, e della quasi contemporanea espulsione di Raffaele Longo, che in seguito ( come accaduto a Zola, Crippa ed ai fratelli Cannavaro ), passerà al Parma. Fu gioco facile a quel punto per gli emiliani ( nettamente superiori a livello di classe ), imporsi quasi senza alcun sforzo. Nella ripresa andò a rete già al settimo minuto Dino Baggio, protagonista in nazionale ai mondiali americani di stampo sacchiano  edizione 1994. Una doppietta di Hernan Crespo atterrò definitivamente Taglialatela e c., scoppiò anche qualche inevitabile focolaio di protesta, ma soprattutto, quel giorno, quel che sembrava ineluttabile, era una triste ed amarissima retrocessione, come purtroppo avvenne dopo la bellezza di trentatré anni.

Tredici soni in totale nella storia le gare fra Napoli e Parma, tutte per lo più concentrate negli anni ’90. Infatti, sino al 1990, il Parma non aveva mai disputato alcun campionato in serie A. Eppure, nel 1990 –’91, fu proprio la matricola Parma di Nevio Scala, a soffiare al Napoli campione d’ Italia in carica, l’ ultimo posto disponibile per aggiudicarsi un posto in Uefa. In casa comunque, il 17 febbraio del 1991, gli azzurri si imposero nettamente con il punteggio di 4 –2, frutto di ben tre rigori ( due dei quali però evidentissimi ), realizzati due da Diego ed uno da Careca. Di “ Rambo “ De Napoli l’ altro gol di quel giorno di festa, caduto dopo un periodo non proprio felice di quella tribolata stagione. Da notare che da poco, nell’ undici titolare di partenza, faceva presenza fissa Gianfranco Zola, ormai non solo “ sostituto di Maradona “. Divertente e ben giocato  da entrambe le parti, il confronto della stagione successiva, avvenuto il 17 settembre 1991. Punteggio finale di 2 –2, con il Parma avanti grazie ad un autogol di Corradini, superato e raggiunto con reti di Zola e Careca già nel primo tempo. Lo svedese Brolin fu l’ autore del gol del pari al minuto numero 50 °. Passano quasi due anni, e, nell’ ultimo turno ( per gli azzurri deludente ) del campionato 1992 – ’93, il 6 –6- 1993, in un match ormai ininfluente ai fini della classifica, Napoli e Parma si dividono ancora la posta, stavolta per 1 –1 ( Policano e Pizzi per il Parma i marcatori ), mentre nel 1993 –’94,  alla penultima giornata, la vittoria azzurra ottenuta per 2 –0 ( Buso e Ferrara nel primo tempo ), schiuse a Marcello Lippi le porte per una clamorosa qualificazione in Coppa Uefa, assolutamente inattesa al via del campionato. Il Napoli vince anche l’ anno dopo, grazie ad un rigore del “ Condor “ Agostini all’ ultima giornata, ma stavolta, per colpa di un gol dell’ interista Del Vecchio a tempo abbondantemente scaduto, un’ altra ancora più sorprendente qualificazione in Uefa, venne mancata per un nonnulla. Prima del citato disastro del 1997 –’98, il Napoli s’ impose di nuovo nel 1996 –’97, contro il primo Parma targato Ancelotti, alla sua prima esperienza in serie A. Gol decisivo su punizione ( ad un giovane Buffon ) da parte di Andrè Cruz, talentuoso libero brasileiro, che siglò il 2 –1 finale, dopo le reti di Pecchia e Chiesa. L’ ultimo match con la patria del buon vivere, è datato 23 –12 – 2001; con un po’ di affanno, il Napoli di Mondonico strappò un 2 –2, con ancora Pecchia e Nick Amoroso a segno per i partenopei.

Quattro sono invece i precedenti in serie B, con due pareggi e due vittorie azzurre. Finì 1 –1 nel 1948 –’49 ( Santamaria ) e 0 –0 nel 1961 –’62, mentre nel 1963 –’64 e nel 1964 –’65, il Napoli vinse in entrambe le occasioni per 2 –0, con una doppietta di Gilardoni nel primo caso, e con reti di Fanello e di Tacchi nel secondo. Il 27 –10- 1963, il pubblico del S. Paolo poté ammirare da avversario per la prima volta il parmense D.O.C. Mario Zurlino, che dal 1964 al 1974 vestirà con egregi risultati, la maglia azzurra nel ruolo di libero. In sostanza quindi, il Napoli ha avuto la meglio in sei occasioni contro altrettanti pareggi, ed una sola vittoria ospite. Dopo il tracollo di Bergamo, la tradizione darà una mano a Reja e c. ?. Speriamo proprio di sì!

 

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