W IL NAPOLI DOUBLE FACE

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Uno dei più grandi classici della letteratura classica è sicuramente l’opera dello scrittore Robert Louis Stevenson: “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde”.

E questo splendido racconto, paradossalmente, trova forti analogie con il Napoli di quest’anno. Una squadra che ha dimostrato di avere una doppia personalità: la personalità del Dr. Jekyll, scialba, rinunciataria, lenta e prevedibile, per lunghi tratti noiosa persino a guardare, e la personalità di Mr. Hyde, cinica, spietata, arrembante. Il problema è che questa seconda personalità è quella nascosta. Ma contro il Brescia abbiamo visto dopo tanto tempo una partita (o meglio, una buona fetta di partita) giocata alla “Mr. Hyde”. Finalmente al San Paolo, oltre al Napoli, è sceso in campo anche il gioco. Tre gol, un palo e qualche altra azione che hanno evitato al pubblico partenopeo di assistere all’ennesima replica di quest’anno: un Napoli che passa in vantaggio, smette di giocare e subisce passivamente le azioni e le manovre dell’avversario.

 

Preso atto che la difesa a tre garantisce una buona solidità difensiva, era necessario trovare un metodo affinché la squadra, da centrocampo in su, diventasse più cinica, per togliere dalla classifica quell’imbarazzante dato che segnalava solo 16 gol fatti in ben 16 partite. Un ruolino piuttosto scarso per una squadra che ambisce a tornare a giocare di domenica.Solo nella prima partita di campionato contro il Treviso gli azzurri erano stati capaci di andare in gol più di una volta.

La squadra aveva bisogno di trovare degli assestamenti e con il Brescia è finalmente riuscita nell’intento. La posizione di Dalla Bona, particolarmente ispirato in posizione più avanzata e centrale, ha dato subito i suoi frutti. Ma questa volta (anche se un po’ in ritardo, ma va bene così!) gli azzurri ad un certo punto si sono ricordati che le partite durano 90 minuti e che fino al novantesimo bisogna  fare una cosa tanto semplice quanto bella: giocare a pallone!

 

E a dar manforte a questa improvvisa scoperta, bisogna fare i complimenti a Fabio Gatti che, da solo, ha sia interrotto il gioco avversario che costruito quello della propria squadra; a Christian Bucchi che dopo 2 mesi finalmente ritrova la via del gol e a Bogliacino che, in continua crescita, può diventare davvero l’arma in più per questa squadra, ma che purtroppo dovrà saltare la trasferta di Modena. Probabilmente si è trovato il modo di far girare la squadra, ma non illudiamoci e non esaltiamoci.

Sappiamo tutti quanto è facile essere smentiti da questa squadra, ma se finalmente sembra che si sia trovato il bando della matassa, almeno coccoliamocela.

 

Prima delle festività natalizie, il Napoli andrà a far visita al Modena e mister Reja avrà di nuovo a disposizione Emanuele Calaiò che ha scontato i due turni di squalifica. È probabile che si riveda in campo, quello che l’estate scorsa era definito il “tandem delle meraviglie”: Calaiò, l’uomo più in forma della squadra partenopea e Bucchi apparso decisamente in ripresa e non soltanto per il quarto gol segnato in campionato. All’“Alberto Braglia” si dovrà affrontare un Modena che di certo finora non ha impressionato, ma che vorrà riscattarsi della sconfitta subita contro il Mantova.

Con una classifica che vede quattro squadre al primo posto, e addirittura sei in 2 punti, il Napoli a questo punto deve solamente scegliere. Ci ha dimostrato che, se vuole, è in grado di giocare a pallone, di divertirsi e divertire. Lasciamo a casa la versione “Dr. Jekyll” e scendiamo in campo in versione “Mr. Hyde”: cinici, spietati, ingordi e cattivi anche sotto le feste.

 

Cerchiamo di farci ora questo piccolo regalo per poter continuare a sperare in quel regalo, più grosso, che tutti attendiamo da tanto, troppo tempo e che vorremmo scartare… non adesso: a giugno! 

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