Esclusiva PN- Pauluzzi (L’Equipe):”Garcia ideale per trasmettere energia ed entusiasmo, non imiterà Spalletti…”

Valentin Pauluzzi, giornalista e corrispondente in Italia per “L’Equipe”, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai microfoni di Pianetanapoli.it commentando l’approdo di Rudi Garcia sulla panchina dei Campioni d’Italia e le prime dichiarazioni dell’allenatore ex Roma:

1) Rudi Garcia ha dichiarato di aver sposato il progetto sportivo del Napoli, convinto dalle ambizioni di De Laurentiis. Può essere un connubio vincente?

“Sicuramente è una scelta che incuriosisce perché è vero che Garcia ha fatto bene in Italia, però è passato tanto tempo. Nel frattempo è rimasto comunque un allenatore di livello, ma sembrava uscito un pò fuori dal grande calcio andando in Arabia Saudita. Nessuno poteva pensare che il suo ritorno in Europa sarebbe stato sulla panchina del Napoli campione d’Italia e nella top eight della Champions League. È difficile sbilanciarsi sinceramente: l’augurio è che possa fare bene.” 

2) Quale tipologia di calcio e proposta di gioco possiamo attenderci?

“Non è mai stato un allenatore troppo calcolatore, gli è sempre piaciuto prendere dei rischi. Ci si divertirà, un pò come abbiamo visto con il Napoli di Spalletti. La proposta di gioco prevede il 4-3-3, ma in un discorso che vale fino ad un certo punto. Un allenatore deve avere la capacità di adattarsi e di cambiare se serve. Uno come lui, che allena ad alti livelli da quindici anni, non viene qui per imitare Spalletti perché non avrebbe senso. Lui ha grande personalità, ma bisogna aspettare la fine del mercato per capire che squadra si ritroverà e di conseguenza che tipo di gioco potrà proporre.” 

3) La Roma di Garcia aveva esterni offensivi di grande rapidità e abilissimi anche nello stretto. Ritieni che il Napoli debba intervenire sul mercato o già in rosa ha dei calciatori ideali per il gioco del tecnico francese?

“C’è Kvaratskhelia, uno dei migliori esterni d’Europa. Sulla sinistra il Napoli sta benissimo. A destra Politano e Lozano sono ottimi esterni, più Elmas che può giocare in questo ruolo. Io penso che non ci sia bisogno di intervenire…” 

4) Un commento sulla conferenza stampa di presentazione. Rudi Garcia è stato subito chiaro: è a Napoli per vincere trofei…

“Lui può vincere trofei anche conquistando “solo” la Supercoppa italiana. Io non ne farei un discorso di trofei, ma come ha detto lui ha avuto la certezza di avere una squadra competitiva. Non penso che sia un obbligo vincere, né per lui né per la società. Certamente bisogna difendere con onore lo Scudetto appena vinto, non come ha fatto il Milan quest’anno… e fare un altro percorso ottimale in Champions.” 

5) Quanto è difficile, ma allo stesso tempo stimolante, occupare la panchina di una squadra che ha vinto lo Scudetto dopo 33 anni?

“Lui per la prima volta viene in una squadra che ha appena vinto. Al Lille, Lione, Marsiglia e Roma era arrivato in squadre che non vincevano da tanto. Questa è la grande novità dal punto di vista dell’approccio e della gestione del gruppo. È altrettanto stimolante perché deve trovare le chiavi giuste per mantenere viva la fiamma della voglia di ripetersi e di mantenersi a certi livelli, senza adagiarsi sugli allori.” 

6) Pensi che Garcia possa essere l’uomo giusto per proseguire l’ondata di entusiasmo che si respira in città?

“Credo che sia l’uomo giusto perché è uno che trasmette energia, entusiasmo nel suo modo di porsi e anche nelle conferenze stampa. Ha grande capacità di comunicare, più diretta rispetto a Spalletti. Sarà un’estate felice per tutti i napoletani, poi quando comincerà il campionato dipenderà tutto dai risultati chiaramente.” 

7) Un giudizio su Danso: adatto a sostituire Kim Min-Jae?

“Onestamente pensavo fosse un rapper francese (ride, ndr). È un nome meno altisonante. Io farei più che altro un ragionamento su Kim: è la conferma che la Serie A è diventato un campionato di passaggio ed è un peccato. Avere questa fretta di andare via, sfruttando la clausola per fare un upgrade al Bayern Monaco è una cosa che capisco poco. Potrebbe aspettare secondo me…”