Il Napoli 2 batte lo Spezia nettamente
Spalletti schiera il seguente 11: Meret tra i pali; Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus e capitan Ghoulam nella difesa a quattro; Lobotka e Demme nel centrocampo a due, mentre in attacco Politano, Zielinski ed Elmas supportano Petagna nel 4-2-3-1. Thiago Motta risponde col 4-2-3-1 con Provedel tra i pali; linea difensiva a quattro composta da Amian, Erlic, Nicoloau e Ferrer; la mediana a due è formata da Maggiore e Kiwior. In attacco Verde, Agudelo e Antiste supportano Manaj. Agli ordini dell’arbitro Marchetti di Ostia, il Napoli prende subito il largo con tre reti (Politano, Zielinski e Demme) in 39 minuti. L’impostazione è stata molto simile a quella utilizzata coi titolarissimi, anche se gli interpreti erano completamente diversi. Zanoli e Ghoulam fanno il lavoro che normalmente svolgono Di Lorenzo e Mario Rui, ad esempio. In avanti Petagna cerca di fare l’Osimhen, anche se la dirompenza del nigeriano è difficile da eguagliare per chiunque. A Zielinski il compito di fare il Mertens, col suo lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco. Ma soprattutto Spalletti può capire se Elmas può in qualche modo candidarsi ad un futuro di dopo Insigne (visto che il numero 24 non sarà più titolare della fascia offensiva del Napoli in futuro). Il primo tempo termina con un eloquente 3-0 per il Napoli. Poche risposte tattiche e anche tecniche visto anche l’abisso tra le due squadre. E la domanda sorge spontanea: ma al Maradona, nella gara di andata, il Napoli 2 di quella occasione, non poteva proprio batterlo questo Spezia?
Nella ripresa la fanno da padrone i cambi, con l’ingresso di Insigne, Osimhen, Mertens, Anguissa e Marfella. Non cambia il copione tattico e nemmeno quello tecnico. Il Napoli però non affonda più di tanto il colpo. Diversi giocatori sono al passo d’addio in maglia azzurra e cercano perlomeno di concludere in maniera decente. Chissà se rivedremo ancora Mertens e Osimhen nella prossima stagione? Il loro continuo utilizzo nelle ultime partite sa tanto di pentimento da parte di Spalletti. Magari li avesse utilizzati soprattutto in quelle partite bloccate. A proposito, alla fine Spezia-Napoli termina 3-0 per gli azzurri. Ma questo è solo un dettaglio.
In estate Spalletti, col duro compito di una mini rivoluzione del Napoli, attenderà i rinforzi che vadano a sostituire i partenti e sicuramente studierà, sull’impronta del 4-2-3-1, tutti i possibili scenari tattici, sperando (stavolta sì) di avere ancora Osimhen e Mertens in rosa. Già, se 31 gol subiti e dunque la miglior difesa del campionato non sono bastati a rimanere in corsa scudetto fino all’ultimo respiro, bisognerà far sì che si riparta soprattutto da un attacco che sfondi le difese di quelle squadre che contro il Napoli riescono a farla franca difensivamente.
EZIO PERRELLA