LA COMUNICAZIONE DEL MISTER E’ FUORI LUOGO PER I TIFOSI E SOCIETA’, SI O NO?
ACCUSA (PM LUIGI GIORDANO)
Luciano Spalletti nonostante l’obiettivo raggiunto della champions è abbastanza nervoso nell’ultimo periodo, chiaro che sta sentendo la pressione dello scudetto buttato. Ne è consapevole anche lui che il Napoli era padrone del suo destino ed ha buttato l’occasione in due gare casalinghe consecutive. Venerdi a sorpresa nonostante fosse regolarmente fissata, ha dato forfait alla conferenza stampa fissata, facendo partecipare tutto il suo staff tecnico senza nemmeno farsi vedere per presentare i suoi collaboratori e salutare. Il giorno dopo a Torino si è rizelato con la stampa che l’ha accusato di scortesia e poco rispetto verso la comunicazione ed i tifosi napoletano- Poi dopo dichiarazioni vaneggianti come Maradona tifa per noi, il Mantello dello stadio ci avvolgerà, il Vesuvio ci guarda, il Napoli è il mio virus, se ne è uscito sabato con la dichiarazione che i tifosi si permettono di chiedere solo se si puo’ vincere lo scudetto il prossimo e anno e non notano che invece i giocatori la scorsa settimana hanno rinunciato al giorno di riposo per allenarsi… Ebbene vorremmo dire al Sig. Spalletti che qui ci sono operai che lavorano 7 giorni su 7 per stipendi molto piu bassi dei calciatori o che addirittura lavorano gratis perché le loro aziende stanno in crisi di liquidità. Cosi come lui ha detto che quello che conta è il “podio” e ritirare le medaglie… ma le medaglie non vanno negli almanacchi ed i tifosi del Napoli dopo uno scudetto buttato non sanno dove mettersele le medaglie…., forse lui sa dove appendersele! Insomma lui deve pensare a fare l’allenatore ed a vincere le partite, la filosofia non è accettata dai tifosi del Napoli. Il tempo delle chiacchere è terminato Sig. Spalletti
DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)
Sin dai primi giorni di ritiro e nelle conferenze stampa, Spalletti ha sempre messo i tifosi davanti a tutto. Le sue frasi e i suoi aneddoti avevano ammaliato la stampa in primis anche per le dichiarazioni che esaltavano la squadra e i singoli, come Koulibaly o Fabian o Insigne. Una squadra con le qualità che per lui potevano permettergli di competere per gli alti livelli. Tutti avevano capito la fine psicologia del tecnico di Certaldo che voleva provare con la sua dialettica a far andare la squadra oltre i suoi limiti. Limiti che sono emersi nel momento topico della stagione. La sua dialettica non è riuscita però a tenere a galla il sogno di una città intera che adesso delusa trova solo stucchevole ogni tipo di giustificazione per un obiettivo che ad inizio stagione non era neanche preventivato. L’appetito è venuto mangiando dopo le prime vittorie record e ora ogni parola è di troppo. Forse Spalletti lo ha capito e questo lo ha portato a nascondere la sua delusione con una maschera, forse a molto antipatica. Il rendere omaggio al lavoro del suo staff era cosa dovuta ma i modi sono stato sbagliati così come le risposte ad alcune richieste sul suo futuro. Non vuole pressioni il prossimo anno perché ha capito che la squadra non le regge…e forse un po’ anche lui. Finché il Napoli ha lavorato lontano dai riflettori tutto andava bene….poi il confronto con le luci della ribalta ha annebbiato l vista di tutti. Fintanto che la dialettica ha portato i risultati è andata bene a tutti. Adesso che la delusione ha preso il posto dell’entusiasmo una parola diventa troppa e due sono poche….se Spalletti vuole riconquistare la piazza dovrà cambiare approccio tenendo sempre ben chiaro che il progetto tecnico non può regredire ma bisogna alzare l’asticella e su questo dovrà alzare la voce con la società altrimenti sarà complice anche lui delle delusioni dei tifosi che fanno presto a dimenticare sia le cose buone che quelle cattive.