La giornata di sabato 30 aprile 2011 fu una festa per tutta la Città di Napoli e naturalmente anche per le tifoseria azzurra e per quella genoana, gemellate ormai dal lontano 1982.Come si sa, è ormai da qualche anno che questo antico sodalizio si è spezzato I tifosi liguri furono accolti in pompa magna, in un clima più che cordiale, grazie anche ad una situazione di classifica soddisfacente per entrambe. Il Genoa era già salvo, mentre il Napoli era ad un passo dalla qualificazione diretta in Champions league, attesa da ben 21 anni. Per la verità,come curiosamente è avvenuto anche in questa stagione, la ” Mazzarri – band ” aveva cullato a lungo il sogno scudetto, ma il Milan di Ibrahimovic al momento del match con i rossoblù, aveva già un vantaggio di 9 punti a sole tre giornate dal termine del campionato. Approfittando di un momento di calo dei ” nostri “, al 2° posto c’era in quel momento l’ Inter, avanti di un punto ma, all’ epoca, erano tre le squadre italiane che accedevano senza turno preliminare alla coppa delle grandi orecchie. I play – off toccavano alla quarta classificata. Per mettere al sicuro la qualificazione senza patemi, occorreva però sconfiggere il ” Grifone “, scevro da qualsiasi obiettivo. La partita si disputò in anticipo, in una serata stranamente fredda e piovosa, visto che si era a primavera inoltrata. Allenato da Ballardini il Genoa scese in campo con : Eduardo, Mesto ( 73° Polenta ), Moretti, Kaladze, Criscito, Konko ( 66° Destro ), Rafinha, Kucka, Antonelli, Paloschi ( 78° Jelenic ), Floro Flores. Il Napoli era composto invece da : De Sanctis, Campagnaro ( 90° Santacroce ), Paolo Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza ( 60° Yebda ), Gargano, Dossena, Hamsik ( 86° Mascara ), Lavezzi e Cavani. Al 5°, su azione da calcio d’ angolo, Cannavaro manca in piena area l’ impatto con il pallone da posizione molto favorevole. Poi è Hamsik, dopo uno scambio con Lavezzi, a tirare il pallone di poco fuori. Naturalmente è il Napoli a fare la partita, ma gli ospiti non disdegnano di farsi vivi, è, prima con Kucka e poi con Rafinha si rendono piuttosto pericolosi. Gli azzurri, costanti nel loro forcing, creano diverse per così dire ” mezze palle -gol “, ma occasioni vere e proprie non riescono più a crearle per il primo tempo. La ripresa inizia con il Napoli ancora a spron battuto, ma adesso le occasioni fioccano. Approfittando di un errore del portiere, Lavezzi, conclude ( come spesso gli accadeva ) precipitosamente, buttando la sfera alle stelle. Poi è Cavani a non giungere per un soffio su un bel servizio di Dossena. Ancora Lavezzi su invito di Maggio conclude di testa a rimbalzo, ma stavolta è bravo Eduardo a respingere, ripetendosi su un destraccio di Cavani qualche miuto dopo. Dai e dai, al minuto 83, arriva il tanto sospirato 1 -0. u un cross di Aronica , il ” matador ” Cavani spizza di testa verso Hamsik. ” Marekiaro ” controlla e, con un preciso diagonale, fa esplodere il San Paolo. Alla fine quindi tutti contenti, anche gli sconfitti ospiti… Il terzo posto è oramai cosa fatta ma, per garantire la regolarità della lotta per non retrocedere e, di conseguenza dell’ intero campionato, ci attendiamo dagli azzurri una prova simile a quelle mostrate contro il Sassuolo ed il Torino anche per, mettere a tacere le eccessive polemiche in testa a Lucianone Spalletti. Vai Napoli !!!