Napoli-Torino 22-11-87 (3-1)
Tutto lo stadio immaginava che, avrebbe calciato la punizione come faceva di solito, ossia a ” foglia morta “. Ed invece, dal suo inesauribile cilindro di magie, calciò basso all’ angolino sulla sinistra del portiere Lorieri, facendo rimbalzare la sfera davanti a lui. Così, dopo soli tre minuti, Diego Armando Maradona segnò il primo gol nella sfida contro il Torino di Gigi Radice, condottiero dell’ ultimo scudetto granata targato 1976. Parliamo del match del 22 novembre 1987, stagione all’ indomani del primo, storico tricolore. Gli azzurri erano già saldamente in testa, con tre punti di vantaggio sul Milan e sulla Sampdoria ( la vittoria valeva ancora due punti ). Il Torino era una squadra di buon livello, con due futuri azzurri come Crippa e Corradini, protagonisti del secondo scudetto del 1990. Quel giorno al San Paolo c’era un sole splendente, con un clima dal sapore più estivo che invernale, come solo Napoli sa dare. Subito dopo il gol, Bruno Giordano ha una grossa occasione per raddoppiare ma, davanti al portiere, calcia clamorosamente alto. La gara si mantiene vivace anche per merito degli ospiti, mai arrendevoli nonostante l’ evidente inferiorità tecnica. Bagni effettua un perentorio slalom ma giunto in area cicca la conclusione. Il Toto si fa vivo con il centravanti austriaco Polster di testa ma l’ indimenticabile Garella effettua una respinta delle sue, ovverossia di piede. Al 44° Giordano si riscatta in pieno dal precedente errore, liberandosi con un magistrale colpo di tacco sull’ out sinistro, prima di crossare a mezz’ altezza in area dove, come un falco, piomba Antonio Careca realizzando il raddoppio. La partita si mantiene piacevole pure nella ripresa, con rapidi capovolgimenti di fronte. Ancora Polster si fa notare per una punizione ben parata da Garella mentre Careca, imita Giordano nel primo tempo, fallendo una comoda palla- gol solo davanti a Lorieri. Al minuto 76°, su un’ azione che sembrava innocua, Gritti di testa serve il danese Berggreen che, sfiora appena il pallone, causando una traiettoria lemme lemme che però beffa Garella. Subito il gol, gli azzurri riprendono a macinare gioco, con Salvatore Bagni che colpisce la parte alta della traversa con un tiro dalla distanza. Giusto al 90°, al termine di un contropiede semplicemente perfetto, Careca realizza il punto del definitivo 3 -1, con l’ intero stadio ebbro di gioia. Sembrava impossibile fermare un simile Napoli, purtroppo poi il primo maggio 1988…
Il Napoli conduce nettamente il bilancio complessivo, con 30 successi contro 8, con 14 pareggi. Adesso con l’ Inter si riparte finalmente ad armi pari con la medesima classifica. Inutile dire che, sarà indispensabile sconfiggere il Toro per continuare a coltivare il sogno tricolore. Forza Napoli !!!
EMANUELE OROFINO