Simeone: “Dobbiamo migliorare nella fase realizzativa. Non ho mai lavorato così tanto in vita mia, ma è una sofferenza che si trasforma in piacere”
Simeone: “Dobbiamo migliorare nella fase realizzativa. Non ho mai lavorato così tanto in vita mia, ma è una sofferenza che si trasforma in piacere”
L’attaccante del Napoli, Giovanni Simeone, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio Crc. Ecco le sue dichiarazioni:
Qual è stato l’aspetto su cui avete lavorato meglio nella sfida contro la Fiorentina? “Credo che sia stata una delle migliori partite di questa stagione a livello di gioco, di possesso e di occasioni. Il fatto che anche Gilmour abbia giocato, ha dato una grande mano per il possesso palla. Lui è un giocatore che sta dando tanto per la squadra. Ci sono tante alternative che stanno facendo bene. Ognuno che entra, quando qualcuno si fa male, dà sempre un’alternativa alla squadra. Questo è molto importante”.
Si è segnato poco rispetto a quanto si è costruito? “Lavoriamo tanto sulla fase di finalizzazione, ovviamente c’è stato uno dei migliori portieri degli ultimi 10/15 anni, quindi non era facile. Dobbiamo migliorare, però penso che la squadra deve essere sempre così: agguerrita, con la voglia di andare a fare gol. Ci sono momenti in cui hai tante occasioni e non fai gol e momenti in cui crei pochi ma concretizzi di più”.
Come valuti le prestazioni di Lukaku e Raspadori? “Penso che sia Rom che Raspa hanno trovato un bellissimo legame. L’ho sempre detto a Raspa, lui è un giocatore che sta dando tanto alla squadra. Sono contento soprattutto per Raspa che è un mio grande amico, Rom è un grandissimo attaccante“.
Nella partita di domenica sei entrato al posto di Raspadori e non di Lukaku come ti capita spesso, nel gioco delle due punte hai una preferenza? “Il mister mi mette sempre al posto di Romelu, però questa volta ha voluto provare qualcosa di diverso, aveva bisogno di gente che mantiene alta la palla e che vada a pressare alto. Sono sempre a disposizione del mister, non ho una preferenza. Romelu è uno che ha tanta qualità, tiene molto bene la palla. Io sono uno che va nello spazio. Ci sono tante alternative e il mister è bravo a capire cosa serve alla squadra”.
Siete tutti centrali nel progetto, è questa la forza di questo Napoli? “Per arrivare lì su bisogna avere più di 11 giocatori. Lo abbiamo vissuto anche due anni fa, avendo una grandissima squadra e un grandissimo gruppo. Bisogna avere 24/25 calciatori disposti a dare tutto”.
Le scritte sulle curve ‘Anema e core’ sono gli ingredienti perfetti per continuare questo percorso?
“Si, perchè secondo me è quello che ha trasmesso il mister a tutti noi. Napoli ce l’ha già dentro, ma il mister l’ha trasmesso ancora di più e questo alla gente piace tantissimo. I tifosi sono molto contenti per la stagione che stiamo facendo. Come hanno detto loro: “anima e cuore” per queste ultime 10 partite”
Cosa significa per voi questo supporto dei tifosi? “Significa tantissimo. Lo dico sempre, la tifoseria di Napoli non l’ho mai vista da nessun’altra parte. È difficile da spiegare, ci sono dei sentimenti unici quando entri nello stadio. A volte mi immagino i nostri avversari e mi chiedo quanto sia difficile per loro. Questo non accade solo quando giochi contro una squadra forte, ma sempre. Non è facile per gli avversari giocare qui, con lo stadio pieno che ti sta sempre addosso”
Quanta carica vi dà per il finale di stagione questa situazione di classifica stretta? “Noi la carica ce l’abbiamo sempre. Il mister ci dà carica ogni giorno. Ogni video analisi ci trasmette carica, ci parla e siamo sempre carichi grazie anche allo staff”.
Che partita ti aspetti contro il Venezia? “La cosa più difficile sarà che ci troveremo in uno stadio pieno, dove ci martelleranno per tutta la partita. Giochiamo anche in un orario complesso, non è mai facile giocare alle 12:30. Dobbiamo entrare subito carichi perchè non possiamo più sbagliare”.
Conte ha parlato di 10 finali, ce lo confermi? “Non solo 10 finali, ma anche il lavoro che stiamo facendo. Non ho mai lavorato così tanto nella mia vita. Al di là di come finirà, spero nel miglior modo, non mi dimenticherò mai ciò che abbiamo fatto in quest’anno perchè è stato difficile sotto l’aspetto fisico e mentale. Però, una volta che raggiungi quel livello è tutto positivo. Il soffrire lo trasformi in una sofferenza che ti inizia a piacere perchè inizi a vedere i risultati”.