Tricolore: Giusto puntare sui fedelissimi, si o no?

ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)

 Mister Spalletti ha fatto dieci vittorie sue dodici gare, rende partecipe tutto il gruppo nelle gare grazie anche alle cinque sostituzioni però poi si affida anche lui a dei fedelissimi come faceva Sarri. Nel match difficile contro il Verona ha messo in campo tre giocatori reduci da noie muscolari come Fabian, Insigne ed Osimhen. Senza nulla togliere sulla importanza e sulla qualità di questi tre ragazzi ma probabilmente il mister ha preferito fidarsi di loro piuttosto che lasciare spazio ad altri ragazzi piu freschi. E’ giusto che ci sia la riconoscenza per quanto fatto, ma se giocatori come Insigne o Zielinski anche a causa di qualche infortunio leggero non stanno in forma è giusto che ci sia spazio anche per i vari Mertens ed Ounas. Devono giocare tutti per arrivare alla famosa spiaggia come diceva benitez, tranne che nel ruolo degli esterni difensivi, Spalletti ha alternative copiose a centrocampo ed in attacco. Stressare sempre gli stessi giocatori poi porta agli affaticamenti muscolari, agli infortuni ed in ultima analisi ad una stanchezza generale nella condizione della squadra come si è visto nelle gare con Verona e Salernitana. Il Milan sta dimostrando di avere una bella condizione d’atletica e una bella gamba tutte le gare perché Pioli fa giocare tutti e mischia spesso le carte non a gara in corsa ma nella formazione iniziale. Non vogliamo piu vedere dei cambi con il Verona in cui Mertens ed Ounas devono giocare 8 e 10 minuti, non sono certo Goldrake per incidere!

DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)

Spalletti sta sfruttando in questo inizio di stagione l’arma in più dei 5 cambi. Il Napoli praticamente ha 16 titolari e in ogni gara, specie quando di mezzo c’è l’Europa League ci sono almeno 6 cambi nell’undici iniziale. Ci sono certamente giocatori nel Napoli che a prescindere sono insostituibili e che giocherebbero anche bendato. Ma è valido questo anche per le altre squadre. Facciamo gli esempi di Kjaer Kessie Leao nel Milan e potremmo citarne altri delle principali antagoniste del Napoli. Il Napoli ha certamente un undici base ma, come a Salerno, se ci sono problemi che possono aggravarsi come per Insigne, Spalletti ha dimostrato che lo tiene fuori. La gara con il Verona, avversario più in forma del campionato al momento, doveva essere affrontato con le certezze. Cosa sarebbe successo che dal primo minuto avesse tenuto fuori gli uomini cardine e poi alla fine finiva in pareggio come successo? Sarebbero partite le polemiche al contrario, ovvero che Spalletti aveva affrontato con cambi azzardati nell’undici iniziali, un avversario tra i più in forma del momento. Vige sempre la regola del “come fai fai poi sbagli”, giusto quindi che Spalletti mi metta sempre coerenza nelle sue scelte e non si lasci trasportare dall’umore della piazza. La razionalità di Spalletti sta portando il Napoli dove è. Se ci si lascia sempre andare all’umore della Piazza, si rischia di fare più male che il bene del Napoli. Certamente Mertens Ounas Petagna meritano più spazio e siamo certi che lo avranno al momento opportuno o dall’inizio o a gara in corso, perché i titolarissimi sono 16 e non 11 per Spalletti e questo è un grosso passo avanti rispetto all’era Sarri.

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