Che fatica

Che fatica

Il Napoli di Antonio Conte affronta la Roma di Ranieri al Maradona in una gara tutt’altro che semplice. Nell’ormai 11 ideale non ci sono sorprese e dall’altro lato Ranieri si copre il più possibile.
Durante la prima frazione il Napoli va subito vicino al gol con Kvaratskhelia che spreca e amministra poi il gioco con un 76% di possesso palla. Il problema che si ripresenta è sempre lo stesso: la produzione offensiva.

Ci sono stati tanti errori sugli esterni, nonostante 18 cross effettuati, quasi tutti sono risultati imprecisi e annullati dalla difesa giallorossa. Così come i corner, che arrivavano sempre nelle mani di Svilar mai impensierito.
La musica cambia nel secondo tempo, gli azzurri trovano il vantaggio dopo che la Roma cambia sistema di gioco con Lukaku, il Belga viene imbucato da Di Lorenzo e anticipa Hummels in spaccata per il vantaggio.

Da lì in poi c’è stata tanta gestione del pallone senza particolari proiezioni offensive che in realtà potevano permettere al Napoli di raddoppiare e tenere la partita ancora più in cassaforte.

Il manifesto del giocatore “Contiano” per eccellenza è ancora una volta Mathias Olivera, l’uruguagio nonostante il viaggio intercontinentale ha fatto una partita clamorosa, come se la stanchezza non fosse mai esistita.. menzione d’onore per lui.

Mister Conte avrebbe però potuto gestire meglio la situazione cambi, tanti cambi di idee nel giro di pochi minuti che inevitabilmente creano confusione in una squadra affannatissima sul finale.

Il Napoli consolida ancora il primato ma questa vittoria non deve lasciar sorridere troppo e non può sempre andare bene.

Di Lorenzo e Politano
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