CONDIZIONE ATLETICA PIETOSA, SI O NO?
ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)
Il Napoli sta calando a picco in classifica e nei risultati. Una delle tante ragioni sono i secondi tempi delle ultime tre gare. Sia con Viola, con Roma e fino ad ultimo ad Empoli il Napoli è crollato negli ultimi venti minuti. Ha sempre iniziato bene queste partite ma dopo circa 15.20 minuti la squadra ha abbassato il ritmo giocando a ritmo di dopo lavoro ferroviario. Non crediamo che la squadra sia allenata male, ma che però molti uomini siano in debito d’ossigeno è palese. Ci riferiamo a Rrhamani che ha le bombole d’ossigeno dopo una stagione alla grande da titolare e soprattutto ci riferiamo ai tre centrocampisti titolari Ossia Fabian e Zielinski che vivono un’involuzione pazzesca e lo stesso Anguissa tornato dalla coppa d’Africa in modo differente rispetto a quello di inizio campionato. Ebbene il mister non è stato capace tra infortuni muscolari e giocatori fuori forma di trovare la quadra sfruttando al meglio gli allenamenti per preparare l’undici migliore per la gara e soprattutto i cambi giusti da inserire. Demme non sarà un fenomeno ma è stato completamente accantonato e non si può pretendere che in dieci minuti faccia il fenomeno Chi invece sta bene ed è il primo a pressare è Mertens, ma il suo scarso impiego è stato vergognoso…
DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)
Il Napoli paga l’aver spremuto alcuni uomini nella prima fase di stagione e in questo finale ci sono diversi giocatori fuori per infortuni muscolari o affaticamenti. Elmas, Lobotka sarebbero stati cambi utilissimi per il finale di gara di Empoli per gestire la gara o titolari inamovibili. Più che negli uomini, ad oggi contati in laucne zone del campo come il centrocampo, anche in difesa, il Napoli paga un calo di attenzione che poco ha a che fare con la condizione fisica. L’assenza di Di Lorenzo si sta facendo sentire molto. E purtroppo questo undici non può prescindere da calciatori di livello che tengono la squadra per mano nelle difficoltà. Le uscite di Mertens e Insigne nel finale di Empoli Napoli sono stati la cartina al tornasole come anche l’uscita di Osimehn nel finale di gara con la Roma. Possiamo poi tornare indietro alle gare rimontate come quella con il Sassuolo. Anche allora il Napoli era avanti 2-0 e si fece rimontare dopo che si infortunarono nei minuti finali Koulibaly e Fabian Ruiz che allora erano i cardini della squadra. Purtroppo il Napoli non ha una rosa profonda come tanti vogliono far credere e quindi non è un problema di condizione atletica. I cinque cambi vanno usati se davvero si hanno delle alternative che sono in forma e possono dare una mano. Magari Demme avrebbe fatto meglio di Zielinski, certo, ma è l’uscita dei giocatori che stanno meglio e che nel corso della gara hanno dimostrato di dare fastidio all’avversario che non deve succedere. L’età conta poco. Mertens anche a 35 anni può permettersi di giocare 95’ minuti, specie se ne ha fatti pochi in precedenza. Idem Insigne, se sta bene, può giocare tutta la partita. Meglio tenere loro in campo che poi usare giocatori come Malcuit o Zielinski che sono alla frutta. Non è condizione atletica ma gestione e rotazione degli uomini che sta pagando il Napoli oggi.