Discorsi sospesi

Subito dopo la sconfitta di Empoli, dopo un lungo silenzio è tornato a parlare il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e come al solito non è stato banale. Ha messo in discussione apertamente i cambi durante la partita di Spalletti, ha parlato di condizione fisica e mentale e dei tanti infortuni. “Come la Ferrari a Imola, ci siamo basati sull’ottimo inizio e poi siamo caduti tra Covid, Coppa d’Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti. Fattori mentali? Sono tutte ca… Certo il fattore psicologico è importante, ma non posso pensare che ci possa essere una mosca tsé tsé che improvvisamente crei un problema a 25-30 giocatori di altissimo livello, mi sembra assurdo”, questo un estratto di una delle sue tante dichiarazioni, decidendo di vigilare sulla squadra e tenerli insieme con una settimana di cene alla ricerca dell’armonia perduta. La lettura di questi avvenimenti può essere ampia, certamente l’idillio con Spalletti è finito, non c’è più la fiducia incondizionata dettata dai risultati, ma ci sono dubbi che avanzano anche per la gestione della rosa, che secondo il patron azzurro non è stata delle migliori. Va senza dubbio riconosciuto a Spalletti di aver centrato l’obiettivo stagionale con ben tre giornate di anticipo, ma ci sono discorsi sospesi tra De Laurentiis e il tecnico di Certaldo, la fiducia del presidente nello staff intero vacilla, vanno quindi chiarite le incomprensioni ed eliminate le scorie accumulate soprattutto nella seconda metà della stagione. De Laurentiis sa bene che Spalletti ha un contratto per un altro anno, quindi non vorrà sborsare un centesimo per un altro allenatore, proprio per questo dovrà trovare il modo di chiarire tutte le situazioni ambigue ed irrisolte di questo periodo per non compromettere la stagione che verrà.

 

 

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