Il Napoli è stato lungimirante sui mancati rinnovi? Si o no

ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)

Giuntoli a fine campionato con toni ottimistici aveva annunciato alla radio ufficiale che loro avevano ottimi rapporti con i giocatori in scadenza e con i loro agenti. Ci riferiamo ad Ospina, Koulibaly, Mertens e Fabian. Ebbene il campionato è iniziato e nessuno di questi rinnovi è andato a termine. Ora se i rapporti erano ottimi come mai nemmeno   uno o  due si è riusciti a portare a casa il rinnovo? Al netto che Kalidou meritava una chance in una squadra titolata, è incredibile essere rimasti con il problema portiere per non aver almeno pareggiato l’offerta economica ricevuta dagli arabi per Ospina, tra l’altro amato dai compagni e da Spalletti. Se poi valutiamo le calende greche che si stanno aspettando per l’affare Raspadori è assurdo non essersi venuti incontro con Dries che voleva rimanere a Napoli, al netto della commissione al proprio agente si trattava di pagare un solo anno di ingaggio. Ancora più grave la situazione con il più giovane dei quattro ossia Fabian, un giocatore che per quattro anni ha percepito 1,5 mln di euro non puoi pretendere che ad un anno dalla scadenza accetti la tua proposta di rinnovo seppure molto migliorata a quella attuale. Bisognava muoversi almeno con 2 anni e mezzo o tre di anticipo, tutto frutto di una strategia societaria sbagliata e poco lungimirante

DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)

La strategia societaria è stata abbastanza chiara sin dallo scorso anno. Bisognava raggiungere la qualificazione Champions prima di intavolare qualunque tipo di trattativa che ad ogni modo sarebbe stata nel clima di austerità per scendere il monte ingaggi. La squadra era per buona parte a fine ciclo, sia per età che per motivazioni. In primis fu Insigne che ha scelto i ponti d’oro canadesi a quelli meno dorati del Napoli o di qualunque altra squadra europea che mai avrebbe raggiunto le cifre percepite dall’ex capitano azzurro. Per gli altri ha fatto forza la volontà anche dei singoli. Ospina non ha voluto minimamente abbassare richiesta di ingaggio e scelto i paesi sauditi per chiudere la sua esperienza. Mertens sappiamo e non sappiamo ma di certo il tema della gestione tecnica ha prevalso sulla vil moneta. Koulibaly aveva voglia di altro e anche anticipando i tempi avrebbe scelto altro. Scorso anno accetto di restare per provare ultima chance scudetto. Unica nota stonata sembra essere solo Fabian che aveva però una chiara strategia di andare a zero per tornare in patria. Ad oggi la pista PSG è un aiuto per il Napoli da non lasciarsi scappare. La società si è mossa con i tempi appropriati ma la volontà dei giocatori, come nel caso di Fabian, è stata decisiva finora. Il giocatore voleva andar via sin dallo scorso anno ma poi aveva fatto di necessità virtù sperando di arrivare a zero per uscire. Questo vale ormai per tutte le società, non solo quella azzurra. Finché non cambieranno i regolamenti, le situazioni come quelle di Fabian che tengono schiave le società, saranno sempre più numerose. Non c’è lungimiranza che tenga.

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