Il Napoli sfiora il miracolo, ottavi a un passo: 1-1 ad Anfield

Ancelotti sfida Klopp per dare un senso morale alla stagione e tentare un’impresa impossibile. Momento delicatissimo, ma il tecnico emiliano è la bestia nera dei campioni d’Europa: conosce i pochissimi punti deboli del Liverpool e prova a rimetterli in difficoltà, come all’andata. Serve un miracolo per uscire indenni da Anfield, in palio una partita importante ma che comunque potrebbe non essere determinante ai fini della qualificazione visto che basterà battere il Genk all’ultima giornata per passare il turno anche da secondi. Fuori Callejon, il Napoli propone un inedito 3-5-2 (in fase attiva), con Maksimovic-Manolas e Koulibaly a formare la linea difensiva e Di Lorenzo esterno di centrocampo; in attacco confermato Lozano al fianco di Mertens. Mossa tattica anche tra le fila inglesi: Klopp sceglie Gomez al posto del più offensivo Alexander-Arnold per coprire meglio la catena di destra; per il resto i soliti noti, con il terribile tridente Salah-Firmino-Manè a guidare l’attacco.

 

 

PRIMO TEMPO

Ritmi blandi, c’è meno tensione rispetto ad un anno fa, quando veramente l’incontro era decisivo. Avvio di personalità del Napoli, sta tenendo bene il campo e mostrando sicurezza nelle giocate. Interessanti le combinazioni dei due attaccanti molto stretti, mentre Di Lorenzo garantisce corsa e fisicità sulla fascia. Un tiro rimpallato di Mertens poteva essere una buona occasione, ma appunto il belga calcia troppo debole, la palla viene recuperata da Fabian che non inquadra nemmeno lo specchio. Un sussulto di coraggio e personalità, dall’altra parte reds non ancora pervenuti. Il primo brivido dalle parti di Meret arriva quasi dopo venti minuti: invenzione di tacco di Firmino che libera Milner che prova a calciare in mezzo ma viene murato dalla retroguardia ospite. Passa il Napoli: fiammata improvvisa, con due passaggi Mertens porta in vantaggio i suoi. Verticalizzazione di Di Lorenzo per lo scatto da felino di Dries, che sorprende l’intera linea difensiva inglese e fulmina Alisson con un diagonale forte e preciso che finisce a fil di pelo. Gol regolarissimo, nonostante un prolungato silent-check dell’arbitro. Il Napoli stava dando la sensazione di poter tenere il campo con saggezza ed ordine. Liverpool, sin qui sottotono, completamente fermo. Ora il Napoli si difende e chiude tutti gli spazi: Anfield prova a spingere la squadra, sale la pressione degli uomini di Klopp, i terzini si alzano altissimo, fondamentali le uscite di Meret e i raddoppi degli esterni di centrocampo ai terzini. Così Ancelotti costringe l’avversario a forzare qualche prevedibile cross dal fondo sparato nel mucchio limitando i principali punti di forza del Liverpool, la rapidità e l’estro dei calciatori più offensivi, questa sera particolarmente appannati. Di contro, il Napoli avrebbe l’opportunità di continuare a far male in contropiede: con pochissimi scambi ravvicinati, gli azzurri arrivano pericolosamente al limite dell’area di rigore ma un paio di volte a Mertens è mancata la giusta precisione per imbeccare i compagni. Il Napoli rimane concentrato: si difende con umiltà, con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone, il Liverpool la fa girare ma non sfonda. Straordinari Allan e Koulibaly, stanno coprendo ogni buco: compatti, corti, aggressivi, sempre in agguato sulle seconde palle. Ma in generale, una prestazione collettiva di grande livello, sotto tutti i punti di vista. Nel finale, arrembaggio Liverpool per cercare disperatamente di evitare di andare all’intervallo sotto nel punteggio: iniziativa personale di Milner che ne fa secchi un paio, fa partire il mancino ma trova la risposta di Meret che difende perfettamente il primo palo. Dopo quattro minuti di recupero, il direttore di gara manda le squadre a riposo: Liverpool-Napoli 0-1

 

 

SECONDO TEMPO

Ottimo anche l’inizio della ripresa: il Napoli non pensa solamente a difendere, ma riesce a pungere in contropiede gestendo con razionalità e qualità ogni possesso. Liverpool sta sbagliando tanto tecnicamente: mancano molto la spinta e gli assist di Alexander-Arnold; timido al suo posto Gomez, in sofferenza anche Salah che non incide con continuità. Il Napoli, però, riesce sempre a complicarsi la vita e per poco non si fa gol da solo: Meret sbaglia l’uscita, il pallone gli scivola dalle mani, ne approfitta Firmino che calcia subito verso la porta sguarnita; miracoloso il salvataggio sulla linea di Koulibaly. che con un guizzo da fuoriclasse evita il pari. Fase di sofferenza: il Napoli sta correndo il rischio di abbassarsi troppo, sta mancando l’appoggio delle punte, soprattutto di Lozano che non riesce a giocare di sponde come nel primo tempo. E il Liverpool comincia a guadagnare terreno: occasione Salah, che grazia gli azzurri con un tiro troppo telefonato che finisce comodo tra le braccia di Meret, che stavolta controlla agevolmente; ma potenzialmente poteva essere un’altra ghiotta chance, per fortuna di Ancelotti il marocchino calcia senza troppa convinzione. Era nell’aria e il Liverpool in qualche modo il gol dell’1-1 lo trova: calcio d’angolo sul quale Lovren svetta più in alto di tutti e imbuca l’angolo alla destra di Meret. Impassibile l’estremo difensore italiano, che nulla ha potuto sullo stacco aereo del giocatore croato. Il Napoli ha protestato per un presunto fallo di Lovren su Mertens: rapido consulto Var, ma per l’arbitro non c’è nulla, giudicata normale la leggera spinta alle spalle. Assedio Liverpool nel finale: prova a vincerla Klopp, anche perché il Napoli ormai non ha più la forza nemmeno di ripartire e preferisce contenere, continuando – tuttavia – a lottare su ogni pallone. Ancelotti inserisce Llorente per Lozano per cercare di salire un po’ ed Elmas per caricare le batterie a metà campo: fuori anche l’autore del vantaggio, Napoli tutto rintanato all’indietro. Mosse azzeccate visto che da quel momento il Liverpool non produce più niente, mentre il Napoli alza il proprio baricentro e fa trascorrere dei minuti preziosi. Sono mancati i centimetri per marcare Lovren e tentare di portare a casa una vittoria superlativa che sicuramente sarebbe entrata nella storia, ma per il resto il Napoli ha disputato una prestazione esemplare, ai limiti della perfezione, non concedendo vere palle gol ad una squadra forse stanca per i numerosi impegni ma comunque fortissima. Ancelotti ha l’antidoto per fermare Klopp, questo è oramai assodato: questa sera la sua squadra ha dimostrato compattezza – anche di gruppo, oltre che tattica – e a tratti di saper giocare un calcio semplice ma efficace. Insomma, ogni volta il Liverpool ci regala la migliore versione possibile del Napoli di Ancelotti. Ora gli ottavi di finale distano solamente un punto: basterà non perdere la prossima contro il Genk, al San Paolo, a prescindere da come finirà Salisburgo-Liverpool.

 

TABELLINO

Liverpool (4-3-3) – Alisson; Gomez (56′ Oxlade-Chamberlain), Lovren, Van Dijk, Robertson; Fabinho (18′ Wijnaldum), Milner (77′ Alexander-Arnold), Henderson; Mane, Salah, Firmino. A disp.: Adrian, Wijnaldum, Oxlade-Chamberlain, Lallana, Shaqiri, Origi, Alexander-Arnold. All. Klopp.

Napoli (4-4-2) – Meret; Maksimovic, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Di Lorenzo, Allan, Zielinski (84′ Younes), Fabian, Mario Rui; Mertens (80′ Elmas), Lozano (71′ Llorente). A disp.: Ospina, Luperto, Elmas, Gaetano, Callejon, Llorente, Amin. All. Ancelotti.

 

Arbitro: Del Cerro Grande

Assistenti: Yuste Jiménez-Fernández.  

Quarto uomo: Montero.  

VAR: Sánchez-Martínez. 

 

Ammoniti: 47′ Klopp, 90′ Robertson, 90′ Koulibaly, 94′ Allan

Espulsi: –

Marcatori: 21′ Mertens, 65′ Lovren

Recupero: 4′ pt, 4′ st

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