LA JUVE STACCA TUTTI, IL GENOA TIENE
La trentaduesima giornata è servita alla Juventus per ipotecare il terzo quarto della serie A. Dopo aver annullato la penalizzazione ed aver conquistato il primato, Deschamps sta scavando un abisso pur senza strafare, perché a Pescara la partita è stata risolta da un gol di Birindelli dopo che Del Piero aveva sbagliato un rigore. La Signora ha una partita in meno rispetto alle altre, così come il Napoli, sull'orlo di una crisi di nervi e senza vittorie da un mese. Ne approfitta il giovane Bari di Materazzi, in gol con il carneade Eramo ma ripreso dal solito Bogliacino. In zona play-off si comincia a star stretti, il Genoa lo ha capito e nell'anticipo ha superato un'Albinoleffe che sognava di strappare un punticino nel catino del Ferraris. Ai "falli" avrebbe vinto Mondonico, piegato da Gasperini che ringrazia il quasi omonimo Gasparetto, con Di Vaio che fallisce un rigore. Il Grifo è in salute, soprattutto non subisce più come una volta: appena due gol, entrambi a Cesena, nelle ultime sei giornate, a fronte dei nove segnati. Scoppia di salute anche il Rimini, tornato sperare per la piazza d'onore dopo che un rigore di Jeda e Matri hanno annichilito un Treviso in difficoltà. Anche Acori può contare su numeri importanti, ma d'altronde se si esclude la crisi di gennaio la squadra romagnola può contare una continuità straordinaria. Per i biancorossi è prevedibile un'impennata primaverile, alla quale dovranno reagire le due emiliane, Bologna e Piacenza, che hanno costruito la loro classifica davanti al pubblico amico. La riprova? Ulivieri regala il primo punto all'Arezzo del Conte-bis, perché Martinetti risponde a Marazzina firmando un pari finale che non serve a nessuno; Iachini cade nella tana di Papadopulo e regala tre punti d'oro al Lecce, trascinato da Tiribocchi. E' per questo che anche chi fa dei pareggi una virtù può ancora crederci dopo una vittoria. E' il caso del Mantova, che supera in rimonta il Brescia con una doppietta (ed un rigore) di Caridi, bravo a replicare a Possanzini. Finalino nauseabondo con Gino Corioni che aggredisce, fisicamente e verbalmente, la terna arbitrale: l'arbitro Palanca sarà anche scarso, ma il presidente sappia che certi personaggi, con il nuovo codice di giustizia sportiva, non potranno più mettere piede negli stadi. Fin qui la zona promozione, perché il Cesena, cadendo a Frosinone, ha perso l'ultimissimo treno. Castori ha una partita in più, magari sfrutterà quel sabato per lavorare finalmente su una fase difensiva che continua a non convincere. Ivo Iaconi ringrazia il collega per le quattro occasioni regalate, fanno lo stesso Margiotta, Castillo e Lodi, che con una doppietta rende del tutto inutile il momentaneo pari di Bracaletti. Per i ciociari tre passi avanti verso una salvezza messa in pericolo dal risveglio delle altre, su tutte Verona e Vicenza. Ventura coglie l'ennesimo risultato utile in casa della Triestina: un rigore di Allegretti risponde a Guarente, il pari può star bene ad entrambe. Gregucci ringrazia il solito Schwoch che gli permette di vincere una vera e propria battaglia con Soda, in caduta libera e con una gara in più rispetto a chi insegue. Cinque gol fra Modena e Crotone, in lotta per evitare di aggiudicarsi un biglietto di sola andata per la C1: Dante Lopez apre e chiude i giochi, ma i gol decisivi sono di Colacone (doppietta) e Sforzini.