Leggero nel vestito migliore
Certe storie cominciano male, un classico. Quante volte abbiamo visto un film in cui il protagonista parte da una situazione di svantaggio per poi finire in gloria. La classica storia di Matteo Politano. Comincia tutto nei primissimi giorni estivi, in cui l’esterno azzurro sembrava essere sul piede di partenza, complice un famigerato rapporto astioso con Spalletti. Il mister più volte è stato sollecitato sulla questione, la quale però ha sempre ribadito l’importanza del calciatore e negando ogni problema. In una grande squadra quale è il Napoli, è normale che ci siano alternanze, Spalletti lo ha sempre detto. Ma siccome il lavoro paga sempre, le prestazioni hanno parlato per lui. Una metamorfosi incredibile considerando le premesse, ha preso possesso della fascia destra e non l’ha più mollata, facendosi preferire a Lozano (complice anche l’infortunio). Giocatore di tutta fascia, aiuta spesso Di Lorenzo in fase difensiva e riesce ad essere pericolosissimo in fase offensiva con le sue sgusciate. Ultimante si è riscoperto anche rigorista, complici i suoi compagni non eccelsi dagli 11 metri. Grande responsabilità da parte sua quando a Glasgow ha calciato e segnato con freddezza dal dischetto il goal del vantaggio. Nel momento più bello però si è fatto male nel finale di match col Milan, successivamente si è sottoposto oggi ad esami clinici che hanno evidenziato distrazione del legamento peroneo astragalico anteriore destro. L’attaccante azzurro, che aveva lasciato il ritiro della Nazionale, proseguirà la riabilitazione all’SSCN Konami Training Center. Lo stop sarà più lungo del previsto dato che inizialmente il suo rientro era previsto subito dopo la sosta. Ora sarà difficile vederlo in campo nelle primissime gare di ottobre, tra campionato e Champions, nuovi controlli chiariranno con maggiore precisione i tempi per questo infortunio delicato.
Ma come in ogni film degno di nota, questo è solo un incidente di percorso, che il protagonista supererà e andrà dritto verso la strada del successo.