Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Atalanta dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri pomeriggio con il classico gioco dell’alfabeto
Ammazza tutti il Napoli, squadra famelica e irresistibile che riesce a rispondere ai momenti di leggera difficoltà, manifestando uno strapotere assoluto.
Bandiere al Maradona: dopo una settimana di polemiche e amarezza tornano l’entusiasmo e i simboli di appartenenza alla città tra i cinquantamila supporters partenopei.
Centrale difensivo più forte al mondo. Parole di Luciano Spalletti, che elogia un mostruoso Kim Min-Jae, autore dell’ennesima partita spettacolare da quando indossa la maglia azzurra. Non finisce mai di stupire.
Determinante Eljif Elmas, che pennella un cross perfetto per la testa di Rrahmani, consentendo agli azzurri di chiudere definitivamente il match. Continua il periodo di forma straordinaria.
Esordio inaspettato, ma felicissimo per Pierluigi Gollini, autore di una prestazione autorevole con almeno tre interventi efficaci che denotano sicurezza e personalità. Risorsa.
Fraseggio un pò più sporco nel primo tempo, poi i partenopei giocano in scioltezza guidati dal solito faro Stanislav Lobotka. Orchestra perfetta.
Gestione del vantaggio pressoché perfetta da parte del Napoli, che continua a giocare con mordente andando alla ricerca di un ulteriore gol. Mentalità e soprattutto tanta fame.
Hojlund- Pochissimi palloni toccati dal centravanti dell’Atalanta, che non riesce mai ad accendersi. Nessun duello aereo vinto, nessun guizzo in velocità. Bloccato.
Inferocito con se stesso Victor Osimhen, il quale avrebbe voluto timbrare nuovamente il cartellino. Partita di enorme sacrificio e intelligenza da parte del bomber nigeriano, che ha anche il merito di servire l’assist per il vantaggio di Kvara.
L’oro di Napoli: Kvaratskhelia e Osimhen stanno letteralmente annichilendo chiunque provi ad opporre una minima resistenza. Coppia magica, sana e vorace.
Momento cruciale costituito dal recupero palla di Anguissa a ridosso della metà campo, facendo così partire l’azione della prima rete. Svolta della gara.
Notte insonne per il povero Toloi, letteralmente ubriacato dalle finte e controfinte di Kvaratskhelia. Un duro colpo ad ogni certezza difensiva.
Ottima prova di Olivera, che si inserisce con continuità nella metà campo avversaria e al contempo dimostra di essere prezioso in fase difensiva. Riscattato il mezzo passo falso contro la Lazio.
Problemi nel prepartita per Alex Meret, costretto a dare forfait a causa di un problema al polso. Sorpresa nel momento in cui le squadre scendono in campo, ma Gollini non fa rimpiangere assolutamente il portiere friulano.
Quota sessanta nella casella dei gol realizzati: anche in questa statistica il Napoli riesce a strapazzare tutte le avversarie italiane, e dopo la pausa della settimana scorsa torna a trafiggere i portieri rivali.
Realizza il secondo gol in campionato Amir Rrahmani, con un avvitamento perfetto e uno stacco poderoso ad annientare un cliente durissimo come Duvan Zapata. Impeccabile in ogni giocata.
Strabiliante la giocata di Kvaratskhelia, che fa cantare la palla, danza con la sfera tra i piedi, ridicolizza gli avversari e scaraventa un cioccolatino nella porta avversaria. Pazzesco!
Titolare Matteo Politano, che disputa una prestazione positiva in entrambe le fasi, ma ha anche il demerito di non realizzare un gol piuttosto agevole all’interno dell’area.
Uniti alla conquista del grande sogno: occhi diretti alle stelle, ma piedi ben saldi a terra. Luciano Spalletti comanda questo gruppo meraviglioso.
Vittoria fondamentale per rispondere anche alle critiche ingeneroso piovute durante la settimana. Il Napoli c’è sempre e non è intenzionato ad abbassare la guardia.
Zerbin entra nel finale di gara sacrificandosi nei recuperi palla e dando un supporto importante in fase difensiva. Tutti sul pezzo, anche se per pochi minuti. La chiave per costruire un gruppo vincente.