Lo zibaldone di Napoli-Salernitana

 Riviviamo la partita di ieri con il classico gioco dell’alfabeto

 

 

Attimi di terrore al gol di Antonio Candreva, che stava per far precipitare il Napoli nel baratro più totale. Fortunatamente gli azzurri sono riusciti a correre ai ripari.

 

Baricentro estremamente basso per la Salernitana, la quale si è arroccata nella propria metà campo tentando di pungere con qualche lancio lungo per Simy. Poco altro.

 

Complessità della partita che era preventivabile, soprattutto in virtù del periodo di forma e della posizione di classifica di entrambe le squadre. In maniera sporca l’hanno vinta i padroni di casa.

 

Difficoltà notevole nel costruire azioni da gol con rapidità ed imprevedibilità: probabilmente è uno dei deficit che maggiormente si nota.

 

Eccessivo lo spazio concesso ad Antonio Candreva, che ha tutto il tempo di raccogliere palla, portarsela sul destro superando Politano e calciare perfettamente nella porta di Gollini.

 

Fallo ingenuo di Fazio, che allo scadere del primo tempo colpisce la gamba di Simeone quando l’azione era ormai ben conclusa. Anche nel finale è responsabile in negativo in occasione del vantaggio di Rrahmani.

 

Gioca a tutto campo Khvicha Kvaratskhelia, sicuramente tra i più generosi in assoluto. Da segnalare anche un paio di recuperi in fase difensiva e un gol sfiorato nel finale.

 

Ha lasciato il campo nella ripresa a causa di un infortunio di natura muscolare: Cajuste si aggiunge alla lista già piena di coloro che sono in infermeria.

 

Ingresso molto positivo di Diego Demme, autore di dieci minuti di ottimo livello e protagonista in occasione del secondo gol. Merita maggiore considerazione.

 

Lindstrom relegato ancora in panchina: l’ex Eintracht sembra essere sempre più all’esterno del focus partenopeo. Meriterebbe una chance.

 

Marcatore che non ti aspetti: proprio nel momento in cui tutto sembrava finito e destinato ad uno scialbo pareggio, Amir Rrahmani, tra i più criticati, mette la zampata vincente. Il bello del calcio.

 

Non parteciperanno al prossimo match di campionato contro la Lazio Cajuste e Kvaratskhelia, che erano in diffida e hanno rimediato due cartellini gialli nel corso della partita. Assenze pesanti.

 

Obiettivo Supercoppa: è certamente difficilissimo portare a casa la competizione, considerando il momento e il periodo di forma di alcune avversariez, ma mai dire mai nella partita secca.

 

Prontissimo e determinante il Cholito, che pur non segnando, ha il merito di rimettere in carreggiata i partenopei conquistando un rigore di importanza capitale.

 

Quanto era mancato un boato del genere al Maradona. L’auspicio è che l’urlo di liberazione possa significare anche ripartenza a pieno regime.

 

Reazione d’orgoglio del Napoli, che non esce dalla partita dopo il vantaggio di Candreva e con caparbietà, pur senza molte idee, riesce a raddrizzarla.

 

Spiazzato Ochoa con un rigore calciato magistralmente: Politano spazza via anche le ultime voci di mercato e consente al Napoli di pareggiare momentaneamente i conti.

 

Tre punti che consentono al Napoli di restare a contatto con la zona Europa. Una mancata vittoria avrebbe avuto del grottesco, quasi come se fosse stata una condanna.

 

Una vittoria che può costituire ossigeno puro, nonostante la prestazione non sia stata convincente. L’obbligo è raccogliere il più possibile, in un modo o nell’altro, fino a fine stagione.

 

VAR chiamato in causa per l’intervento scomposto di Fazio su Simeone, ma non nel finale di gara, suscitando proteste reiterate da parte dei tesserati della Salernitana.

 

Zielinski non convocato per affaticamento muscolare. Un’altra grana in un reparto sempre più ridotto all’osso. Emergenza totale.

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