Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Parma dalla A alla Z
Finisce 2-1 per il Napoli contro il Parma la terza giornata di Serie A, riviviamo la gara di ieri con il classico gioco dell’alfabeto.
A- Ancora i cambi aiutano il Napoli a vincere la seconda gara consecutiva. Nella scorsa gara Neres aveva aiutato gli azzurri a trovare la rete del 3-0 per chiudere i giochi contro il Bologna. Nella sfida di ieri, molto sofferta, Lukaku e lo stesso ex Ajax riescono a ribaltare una gara complessa dal punto di vista tattico.
B- Buongiorno il vero leader della difesa. Un Napoli in netta difficoltà nel match di ieri soprattutto nelle ripartenze, confuso e impacciato. Uno dei pochi giocatori che da dietro suonava la carica era l’ex Torino, cavalcate di 50 metri che permettevano al Napoli di uscire da una situazione difficilissima.
C- Conte ha tanto da lavorare e forse anche da cambiare. Lobotka e Anguissa a due soffrono molto, i due mediani azzurri non riescono a intraprendere delle giuste scelte difensive che causano un rilascio di enormi praterie che portano, inesorabilmente, al rigore e poi vantaggio del Parma. Il tecnico pugliese, durante questa sosta, deve lavorare dal punto di vista tecnico-tattico.
D- Del Prato entra in porta e il Napoli riesce a conquistare la vittoria. La sliding doors fondamentale del match è servita dall’espulsione di Suzuki che colpisce nelle parti basse Neres e viene espulso per doppio giallo, pessima conduzione di Tremolada. I crociati non hanno più cambi a disposizione e quindi deve entrare in porta un giocatore di movimento che subisce prima l’ira di Lukaku e poi il colpo di testa di Anguissa. Nonostante tutto, il difensore degli emiliani in uscita si dimostra molto attivo.
E- Ennesima paura in casa, dove il Napoli soffre molto la pressione. Dopo la pessima stagione passata il Maradona deve diventare assolutamente un fortino per cercare di puntare ai vertici della classifica. Conte l’ha sempre detto in casa bisogna vincere e formare un impero capace di non crollare mai. Questo impero sembra costruito, al momento, su delle sabbie mobili.
F- Fortunato per vari motivi il Napoli riesce a conquistare la vittoria contro la squadra di Pecchia. Gli azzurri vengono inglobati per un tempo intero dai crociati e poi il momento che cambia la partita è l’espulsione di Suzuki. Entrano Neres e Lukaku che cambiano fortemente l’economia di questa partita dimostrando la loro qualità tecnica.
G- Già fa innamorare i tifosi azzurri Romelu Lukaku. La sua presentazione prima del fischio iniziale ha alzato le numerose aspettative che Conte e i supporters partenopei hanno sul nuovo numero 11. Senza il centravanti non si può giocare, entra il belga e cambia nettamente la partita. Dopo 10 secondi dal suo subentro ha subito un’opportunità che viene bloccata da Suzuki. Il tiro potente al minuto 91 è imparabile per Del Prato.
H- Ha sorpreso, in negativo, Leonardo Spinazzola. Durante il ritiro a Dimaro e a Castel di Sangro il giocatore ex Roma era apparso tra i giocatori più in forma ma dalla gara con il Modena sta deludendo le aspettative. Parte da subentrato sia col Bologna che con il Parma, entra al posto di Olivera ma cambia poco. Suo, però, l’assist sul grande goal di Big Rom.
I- Incolore la prestazione pessima di Giacomo Raspadori. Il giocatore ex Sassuolo delude ancora una volta, quasi immobile dinanzi alla difesa del Parma non perfetta ma che riesce sempre a sovrastarlo senza problematiche. Al giocatore voluto fortemente da Luciano Spalletti due anni fa bisogna trovare una collocazione tattica oppure optare, durante la finestra di mercato invernale, per la cessione.
L- Lukaku alza il livello tecnico del Napoli. Come anticipato in precedenza senza il centravanti non si può praticare l’arte del calcio, il giocatore belga nonostante pochi minuti nelle gambe cambia la gara. Conte lo ama e lo idolatra, il nuovo numero 11 (non 9) riesce a non deludere le sue aspettative. Arrivato da poche ore ha già un rapporto fantastico con tutta la rosa azzurra.
M- Manna conferma la rottura del rapporto con Osimhen. Ore calde quelle di fine mercato per il Napoli, e il DS azzurro conferma che il nigeriano si è rifiutato di giocare per la squadra partenopea e che quindi considera chiuso questo legame. Non sarà reintegrato, per la cessione se ne parlerà a gennaio.
N- Neres merita la titolarità. Senza dubbio il giocatore brasiliano, vittima di uno spiacevole episodio qualche ora dopo, è tra i giocatori più tecnici del roster partenopeo. Un po’ inspiegabile la scelta di Conte che lo lascia in panchina preferendo un Politano che non da alcuno sprazzo di velocità e sicurezza, solo un continuo movimento a rientrare inutile per impensierire il team di Pecchia.
O- Ottima parata di Meret che salva il risultato negli ultimi minuti. Il portiere azzurro riesce a parare il tiro, abbastanza centrale di Almqvist, che salva gli azzurri da un clamoroso 2-2 finale.
P- Pessima prestazione di Mazzocchi. Il giocatore azzurro è probabilmente, al netto dell’amore per la maglia, il giocatore meno tecnico del Napoli. La fascia destra soffre inesorabilmente la sua lentezza, Man lo sovrasta e lo supera quasi sempre. Quasi non valutabile la sua prestazione dal punto di vista offensivo, si potrebbe valutare di spostare Di Lorenzo al suo posto.
Q- Quasi perfetta la prestazione di Pecchia al Maradona. L’amore dei tifosi per l’ex vice di Rafa Benitez è nota, l’allenatore dei crociati arriva qui forte dal pari contro la Fiorentina e dalla vittoria con il Milan. Il tecnico ex Napoli gioca a viso aperto contro gli azzurri e con un’intensità nettamente ridotta rispetto alla sfida contro i rossoneri quasi imbriglia Conte. L’episodio di Suzuki, inevitabilmente, cambia il match.
R- Ruggito di Conte dopo il goal di Frank Anguissa. Virale da poche ore il video di Conte e del suo team che entrano in campo ed esplodono di gioia dopo il goal del 2-1 del camerunense. L’amore che prova il tecnico pugliese verso questo gruppo è inspiegabile, bisogna essere prima amici e poi compagni di squadra. Solo così si costruiscono grandi vittorie, Spalletti insegna.
S- Simeone out, scelta complessa da capire. Contro il Bologna, anche se per pochi minuti il Cholito ha dimostrato di possedere, anche se limitato un po’ tecnicamente, delle qualità che possono far comodo al gioco di Conte. Il tecnico leccese preferisce ancora Raspadori al posto dell’ex Genoa che entra dopo l’espulsione del portiere degli emiliani e tocca vari palloni pericolosissimi. La sua presenza impaurisce, e non poco, la difesa del Parma.
T- Torna a vincere per due gare di fila al Maradona il Napoli. Una statistica horror quella raccolta lo scorso anno, poiché i partenopei non vincevano in casa per due partite di fila da più di un anno. L’ultima volta, le ultime due uscite interne di Spalletti prima contro l’Inter e poi contro la Sampdoria. Conte abbatte questa paura.
U- Urtante la prestazione di Anguissa. Il giocatore camerunense porta i 3 punti al Napoli, ma la sua prestazione prima della rete del 2-1 è pessima. Per distacco il giocatore ex Marsiglia appare immobile e inefficace dinanzi alle discese offensive del Parma. Ancora una volta pecca di presunzione e non ferma Sohm all’azione che porta al rigore, oppure più volte concede il tiro al migliore in campo, Bernabè, centrocampista spagnolo dei crociati.
V- Vittoria prima della sosta fondamentale per prepararsi al tour de force di settembre. La gara prima della sosta, lo scorso anno, è stata spesso una brutta botta da digerire visto che gli azzurri hanno sempre perso o pareggiato. Abbattuta anche questa paura, il Napoli ritroverà la Serie A fra due settimane all’Unipol Domus Arena contro il Cagliari di Nicola, sconfitto ieri a Lecce.
Z- Zelante la conferenza stampa di Conte. La sua scrupolosità ad ogni piccolo dettaglio è evidente, commenta qualsiasi punto e ringrazia anche la società dell’ottimo mercato svolto. Su Osimhen piomba la critica ma ora sta a lui cercare di rendere questo organico capace di conquistare, senza problemi, la qualificazione in Champions League.
A cura di Fortunato Condinno