MACALLI: "NAPOLI, NIENTE REGALI
Un’estate travagliatissima con riammissioni ed esclusioni di squadre (illustri, come Brindisi e Varese, e non), ripescaggi e polemiche. Mario Macalli, presidente in completa balia delle onde, non ha saputo far fronte ad una situazione insostenibile ed, al contrario del Presidente del comitato Interregionale Punghellini, non ha stabilito regole chiare e mano ferma. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti con una C1 completamente rivoluzionata ed una C2 in cui pascolano squadre che perdono ogni domenica per 4-0. Presidente Macalli come è stata questa estate?"Tragica. Nel senso che, ogni tanto, qualche organo, che di sportivo non aveva nulla (chiaro riferimento alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato del Coni ndr), si divertiva a riammettere squadre che non dovevano essere riammesse. Ci siamo trovati in difficoltà quando, a campionato iniziato, sono state reintrodotte Viterbese ed Ancona".A luglio non c’era una classifica delle squadre da ripescare. Perché?"Il consiglio direttivo della Lega di C le aveva comunicate direttamente alla Figc. Non abbiamo ritenuto opportuno pubblicizzarle".Qualcuno la accusa di aver portato alla rovina la serie C."Cosa avrei potuto fare? Oppormi alla magistratura? Oppure a delle decisioni del Consiglio Federale? E’ vero, poi, che abbiamo chiesto un accorciamento dei termini per i ricorsi. E’ stata l’unica direttiva accolta dal C.F. Siamo stanchi del balletto estivo. Dal prossimo anno entro il 30 giugno le iscrizioni ai campionati, entro il 10 agosto devono terminare tutti i ricorsi. Carraro si è detto d’accordo, andiamo avanti così".Il Napoli in C1?"Napoli è una piazza che merita altre categorie. Il Consiglio Federale l’ha messo qui e tutti sapevano che sarebbe andato nel girone B".Come vi comporterete ogni volta che gli azzurri saranno fuori casa? Non tutti gli stadi sono attrezzati per ricevere la tifoseria ospite."Faremo quello che ci dirà il prefetto volta per volta. Se la partita andrà giocata in uno stadio più grande ci adegueremo".La stessa cosa successa con la Fiorentina….."Sì".Il Napoli ha portato Sky in serie C. Rimane la polemica relativa agli highlights, che costano 60mila euro. Un prezzo di poco inferiore a quello sborsato per i diritti in differita. Le Tv locali hanno messo sotto accusa la Lega per il prezzo alto."L’interesse per Sky in C c’era anche gli altri anni. L’Aquila e Taranto, ad esempio, avevano già sperimentato questa tv. L’emittente privata ci aveva promesso un suo interessamento per le partite del nostro campionato, speriamo che, con il Napoli, questo contatto si ampli sempre più. Il prezzo dei diritti non lo fa la lega ma la Starlight in base a suoi dati. Non capisco cosa c’entri la Lega".Si parla di una riforma dei campionati, magari la B a due gironi dall’anno prossimo con un massiccio ripescaggio delle squadre di C. Lei cosa ne pensa?"Di riforma dei campionati si parla da sempre ma finora il Consiglio federale non ci ha mai edotto in merito. Serve cambiare lo statuto, poi, improcrastinabile, nel 2005 deve avvenire a tutti i costi. Ma queste non sono parole mie, lo ha detto anche il presidente Carraro".Verrà qualche volta al San Paolo per osservare lo spettacolo dei tifosi del Napoli? (una volta rispose che avrebbe visto il Napoli dalle sue parti, non di certo a Napoli…)"Se mi inviteranno (sorridendo) perché no".Tornando alla squadra, cosa pensa del Napoli?"Una città ed una società che sono ripartiti da zero. Grazie al Lodo Petrucci sono andati in C1 ed adesso vogliono tornare, come indica il loro blasone, in B. Sui discorsi tecnici non mi addentro. Preferisco che lo facciano altri".Cosa comporta avere il Napoli in C?"Visibilità per la categoria ed incassi al di fuori della norma per noi".Che augurio si sente di fare a Napoli ed al Napoli?"Di tornare al più presto in serie B prima, in A poi. Però dovrà fare molta attenzione perché in C c’è tanta concorrenza e tutti vogliono vincere".