Mazzarri: “Non mi dimetto. Più deluso dei tifosi”

Al termine del match contro il Genoa, il tecnico del Napoli Walter Mazzarri interverrà nella sala conferenze dello Stadio Diego Armando Maradona per rispondere alle domande della stampa:

Sulle scelte di Natan e Traoré e la difficoltà nel creare palle gol: “Costruire? Dipende, anche l’anno scorso in gara che si chiudono come lo Spezia la squadra l’ha sbloccata alla fine. Il Genoa ha anche valori, ha giocatori bravi in contropiede e non è semplice. Alla prima occasione prendiamo sempre gol, per fortuna che abbiamo questo grande pubblico perchè è un’annata strana. Traorè? Dopo un mesetto di preparazione l’ho dovuto mettere in campo, dobbiamo anche vederli questi giocatori. Natan è entrato perché Ostigard era ammonito e poteva rischiare il rosso, come ci è capitato tante volte quest’anno. Ho lasciato addirittura Kvara in campo rischiando, gli ho detto di stare attento al secondo giallo. Per noi è imprescindibile”.

La squadra sente il peso mentale del momento? “Certo, è un momento particolare. Quest’anno sono successe tante cose. A gennaio sono arrivati tanti ragazzi nuovi, non è semplici perché quelli rimasti non sono in fiducia. Abbiamo avuto il 70% di possesso palla, poi dicono che sono all’antica. Da quando ci sono non abbiamo mai avuto il possesso palla inferiore all’avversario. Purtroppo alla prima palla gol prendiamo gol e si cambia la partita. Stringiamo i denti e andiamo avanti così”.

Pensa alle dimissioni? “No, perché sapevo le difficoltà. Garcia non era l’ultimo arrivato, le difficoltà erano oggettive. Sono venuto, ho trovato qualche difficoltà in più ma analizzando le partite e i dati non è che ho la baccetta magica e metto al palla all’incrocio. Se avessi la sensazione che i ragazzi non mi seguissero allora potrei pensare alle dimissioni, ma ho sentito anche le parole di Di Lorenzo. Mi hanno fatto piacere le dichiarazioni di Zerbin, non cambia la sensazione che ho”.

Più spazio per Ngonge e Lindstrom? “E’ giusto, ma quando arriva un ragazzo a gennaio dal Verona e hai uno che fino al quel momento è stato protagonista non è facile. Un conto è giocare nel Verona, un altro è giocare nella squadra campione d’Italia. Piano piano gli si dà sempre più spazio e vederemo se è già un campione o ci darà una mano sempre di più”.

Tifosi delusi anche per la tanta confusione, cosa ti senti di dirgli?“Confusione nei moduli non sono d’accordo, sui risultati sono più incavolato di loro. Mi sento napoletano e sto peggio di loro, ma devo anche esserer razionale e non mi sembra che la partita sia sta così schifosa. Se la squadra fa più o meno le cose dell’anno scorso, ma non riesce a fare gol perché gli altri si chiudono bene e non siamo lucidi. Se è tutto da buttare hanno ragione queste persone. Se ci fosse un ragazzo che si tira indietro direi al presidente di metterlo fuori rosa, ma non è così. La poca lucidità non dipende dall’impegno”.

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