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Non fu una stagione esaltante quella del 1979 -1980. Alla fine per gli azzurri arrivò soltanto l’ undicesimo posto ( su 16 squadre ), con un bilancio di 28 punti, frutto di 7 vittorie, 14 pareggi e 9 sconfitte. Eppure in estate, il Napoli era accreditato da tutto l’ ” ambiente ” fra le più probabili candidate allo scudetto, dopo una intensa campagna acquisti e cessioni, tanto che Corrado Ferlaino riuscì anche a prendere in comproprietà nientepopodimeno che Paolo Rossi, non ancora ” Pablito Mundial ” di Spagna 1982, ma già quotatissimo centravanti del Lanerossi Vicenza, arrivato, con lui addirittura al 2° posto nel 1978. L’anno dopo però i biancorossi veneti incapparono in una imprevista retrocessione, e perciò il diabolico presidente ( poi anche del Milan ) Farina, doveva pur accordarsi con qualcuno. Scelse il Napoli, ma imprevedibilmente proprio Rossi rifiutò il trasferimento, preferendo il quieto Perugia di Ilario Castagner, 2° nel 1978 -1979. Ad ogni modo, in quella estate del 1979 il Napoli prese ” Oscar ” Damiani e Walter Speggiorin, due degli attaccanti più in voga del momento, ed entrambi ” cavalli di ritorno ” assieme a Gianni Improta, di nuovo in azzurro dopo sei anni, oltre all’ arrivo di Bellugi ( stopper della nazionale ), e di Guidetti, mediano da corsa. Allenatore era Luis Vinicio, al suo secondo mandato, dopo il bellissimo triennio 1973 -1976. L’anno prima aveva sostituito Gianni Di Marzio, ottenendo sesto posto e qualificazione in Uefa. Purtroppo la squadra non andò mai oltre una colpevole aurea mediocrità, come testimoniano le cifre. A quattro giornate dalla fine poi, Vinicio preferì dimettersi, una volta ottenuta la certezza che quantomeno il Napoli sarebbe rimasto in A. Molti i pareggi, assai rari i momenti di bel gioco. Alla quarta giornata però,dopo un inizio fatto di ben tre pareggi consecutivi per 0 -0, gli azzurri sfoderarono una magnifica prestazione, che fece assai ben sperare per il futuro.Al San Paolo, il 7 ottobre 1979 si presentò la Roma di Nils Liedholm, anche lui come Vinicio al secondo mandato sulla panchina giallorossa, e fresco di scudetto con il Milan. La Roma aveva 3 punti come il Napoli, e di fronte a 62.000 spettatori sotto un sole estivo, così si schierarono le squadre : Napoli con Castellini, Vinazzani e Tesser. Bellugi, Ferrario e Guidetti ( 30° Improta ). Damiani, Lucido, Capone, Agostinelli e Filippi. La Roma rispose con : P. Conti, Maggiora ed Amenta. Benetti, Turone ( dal 15° De Nadai ) e Santarini. B. Conti, Di Bartolomei, Pruzzo, Ancelotti ( si proprio lui ) e Scarnecchia. La gara per la verità, cominciò inaspettatamente in discesa per gli azzurri ; dopo sei minuti erano già in vantaggio per 2 -0 !. Al 4°, Erasmo Lucido, un giovane siciliano dotato di buona tecnica, scaricò a rete sotto la traversa, una punizione indiretta dai venti metri, appoggia togli dal “maratoneta Filippi. Al 6° ecco il raddoppio : lancio lungo di Capone per Damiani, il quale appena dentro l’ area, batte con un tiro dall’ alto in basso ( per la verità non irresistibile ) un incerto Paolo Conti. Al 7° minuto poi , fu espulso il romanista Amenta, evidentemente innervosito dall’ imprevisto avvio, per un fallo a gioco fermo su Guidetti, che poco dopo lasciò il terreno di gioco per infortunio. Il match in pratica fini lì : oltretutto la Roma da poco tempo, aveva cominciato a sperimentare la difesa a zona ( all’ epoca tutte le squadre giocavano ad uomo ), metodo ancora non completamente assorbito dai giallorossi. Fino al 90esimo la ” Vinicio – band ” potè giocare in assoluta scioltezza, andando ancora in gol al 69° di nuovo con Damiani, che a porta vuota sfrutta al meglio una irresistibile azione di Capone, capace di superare due avversari in dribbling, e di mettere al centro un pallone facile facile per il guizzante ” Flipper “. Il 3 -0 finale era così servito !
Le statistiche complessive parlano di 33 vittorie contro 19 a favore del Napoli, con 22 pareggi annessi. Il neo-sessantenne Mou di certo cercherà di inventare qualche diavoleria per frenare il nostro fantastico Napoli. Siamo sicuri però che Luciano Spalletti saprà trovare le giuste contromisure per bloccare il diabolico Josè. Vincere Domenica sera potrebbe davvero essere una botta definitiva ai sogni di rimonta delle inseguitrici benchè, il vantaggio degli azzurri è già molto consistente. Vai Napoli !!!