Ngonge: “Mi sento bene a Napoli. Il dribbling è la mia migliore qualità”

Ngonge: “Mi sento bene a Napoli. Il dribbling è la mia migliore qualità”

L’attaccante azzurro Cyril Ngonge ha parlato così ai microfoni della radio ufficiale del Napoli, radio Crc.

Cosa significa per te giocare in una squadra come il Napoli? Avverti pressione?

Mi sono sentito subito bene qui, ha significato tanto essere venuto a Napoli. Non sono uno che soffre la pressione, anzi mi da qualcosa in più. La pressione positiva c’è sempre”

Mister ti sta schierando sempre con maggiore continuità. Cosa chiede agli attaccanti?
Il mister ci dice che dobbiamo aiutare nella fase difensiva e quando abbiamo la palla essere incisivi e fare la differenza”.
Cosa ruberesti a Politano e a Neres?
Ogni calciatore ha le sue qualità e i suoi difetti. Ognuno di noi è unico. Non penso che cambierei niente di me. Io sono forte così come lo sono anche loro.”
Il ct del Belgio ha detto che Lukaku è importante dentro e fuori dal campo, è così anche a Napoli?
“Romelu ha grande personalità. Quando vedi la sua carriera e quando lo vedi nello spogliatoio gli porti rispetto. Pesa tanto, è come un fratello per me visto che lo conosco da tanto. Fa la differenza averlo nello spogliatoio.”
Quali sono i movimenti più importanti che fate in campo?
“Le giocate che facciamo negli allenamenti, cose memorizzate che facciamo con il mister. Le conosciamo e le proviamo, sperando di riuscire a farle la domenica. Ci alleniamo tanto in questi movimenti”. 
Come fai ad essere bravo così nell’uno contro uno?
Al mister piace che un calciatore dribbli tanto. È una delle mie qualità, è una cosa istintiva per me. Il mister mi dice sempre che nell’uno contro uno non mi dirà mai nulla di negativo.
Gli interventi che subite tu e Kvara sono tanti, credi ci sarebbe bisogno di più attenzione da parte degli arbitri?
Le decisioni degli arbitri non mi importano tanto”.
Tu e Kvara provate tanto le conclusioni verso la porta. Impresso è il gol in scorpione contro l’Olanda, ce lo racconti?
“Questo gol è più una cosa istintiva. Non oso immaginare fare un gol simile al Maradona. Non ci pensi quando fai un gol così. È stato incredibile, lo riguardo quando posso”.
Siete primi in classifica, quale squadra ti ha impressionato di più tra quelle che hai incontrato?
“Il Parma mi ha impressionato molto, non me l’aspettavo abbiamo vinto ma è stata dura. Hanno giocato veramente bene”.
Anche papà giocava esterno come te, chi è più forte?
“Papà è stato esterno e punta. Io sono più tecnico, lui è più forte, come Romelu. Mi ha insegnato di concentrarmi sulla porta. Io dico che è più forte mio papà, l’importante è averlo al mio fianco”
Cosa ti ha colpito di Napoli?
“L’amore per il calcio sicuramente. Lo senti, però quando lo vivi da vicino è straordinario. L’amore per il Napoli di tutta questa gente non si può spiegare”.
Hai visto qualcosa in città?
“Ho visitato il murales di Maradona. Mi piace andare in giro ed essere vicino ai tifosi. Quando sono con gli amici e in famiglia vado sempre a prendere un caffè o un gelato”.
Ti piace il caffè napoletano?
“Si, è incredibile.” 

 

 

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