Nuotare per non morire alla spiaggia

Esporre una critica su questo Napoli (presidente, staff, allenatore e giocatori) quest’anno potrebbe sembrare davvero ingeneroso considerando quella che probabilmente è la migliore stagione della storia azzurra. Eppure una critica se costruttiva può aiutare a migliorare, d’altronde solamente chi mette in dubbio i propri ideali può cambiare in positivo. Luciano Spalletti proprio nella conferenza stampa post Juve-Napoli ha ammesso di avere qualche rimpianto, dando ragione indirettamente a chi lo ha accusato di avere avuto una gestione di Sarriana memoria delle rotazioni. Il mister crede che questo scudetto sia stato frutto proprio di questa gestione: 13/14 giocatori che ruotavano, e di conseguenza “abbandonando” quasi gli altri giocatori che hanno fatto prevalentemente panchina.

Sicuramente i numeri parlano per lui, nessuno può avere la controprova che se avesse fatto maggiori rotazioni ora il Napoli sarebbe ancora in corsa in Champions League. Però alcuni aspetti sono sotto gli occhi di tutti. Questa è una squadra che ha perso lo smalto e la brillantezza che tanto la contraddistingueva prima della sosta di fine Marzo. Con una gestione oculata e chirurgica delle rotazioni si sarebbe potuti arrivare a questo rush finale con una condizione fisica meno deficitaria. D’altronde omettendo la scaramanzia, fin da gennaio tutta Italia sapeva che il Napoli quest’anno avrebbe vinto con largo distacco lo scudetto.

Nel post gara anche Rafa Benitez si è congratulato con Spalletti riconoscendogli un lavoro svolto in maniera encomiabile. Proprio quel Benitez che ha dato l’incipit al processo di internazionalizzazione della rosa, ed è anche sua questa vittoria. Il tecnico spagnolo ripeteva sempre un concetto: “Nuotare per non morire alla spiaggia”. Ma cosa significa?

Il mister la spiegò con questa metafora: “Io sono su un’isola e devo raggiungere un’altra isola, se Higuain deve fare da solo tutto il percorso a nuoto magari arriva a metà o al 60/70% del percorso dopodiché troverà molte difficoltà nel completarlo. Se invece io faccio una staffetta con Duvan Zapata a metà percorso, entrambi potranno arrivare sani e salvi alla spiaggia”

Non potremmo mai sapere se con “la tecnica Benitez” avessimo avuto giovamenti, e di sicuro non lo sa nemmeno Spalletti, ma di certo dei dubbi lo percuotono. Avrà (se vorrà) un’altra occasione il prossimo anno. Allora forza mister provaci ancora!

Translate »
error: Content is protected !!