La crescita di Samuele Ricci: un potenziale vice-Lobotka

Continuano i giorni intensi di calciomercato, il Napoli dopo l’acquisto di Gollini e Bereszynski è rimasto fermo a guardare e ad osservare giovani talenti in giro per la Serie A. Uno di questi è proprio Samuele Ricci, il giocatore classe 01′ è in forza al Torino di Ivan Juric. Nello scacchiere dell’ex allenatore del Verona, il centrocampista italiano è un punto fisso. Inoltre, sta crescendo anche sotto il punto di vista realizzativo. Sabato nella partita pareggiata contro l’Empoli, a siglare la rete del 2-1 momentaneo è stato proprio Ricci. Prelevato dai granata la scorsa estate proprio dai Toscani. In campo Ricci ha sempre la testa alta e la palla attaccata alla punta del piede. Il suo portamento elegante è solo vagamente ingobbito, nonostante la giovane età. Si tratta di un ragazzo molto alto (186 centimetri). D’altronde, le cose migliori del suo gioco sono quelle che permettono di fare i gesti che oggi si considerano più basilari in questo sport: ricevere il pallone, non perderlo e passarlo a un compagno. Il centrocampista di Pontedera tende perciò a nascondersi  in mezzo alla trama di passaggi corti dell’Empoli, ma risulta una pedina di raccordo decisiva. Raccorda in maniera precisa quello che è il gioco del Torino, lasciando addirittura in panchina uno stakanovista come Lukic per l’Italiano che può diventare una pedina fondamentale anche per gli schemi di Mancini in Nazionale. Giuntoli, come sempre, lo osserva e punta il giocatore per la prossima estate, come vice-Lobotka. Valutazione alta del Torino che cederà il giocatore solo a cifre vicino ai 30 milioni di euro, un vero e proprio must made in Italy.

 

 

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