TORNA IL DERBY DEL SUD. IL NAPOLI NON VIOLA IL CAMPO DELLA ROMA DAL 1993

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Torna dopo 7 anni il vero, classico derby del centro-sud, la trasferta che, storicamente, da sempre, ha registrato il maggior afflusso di tifosi azzurri: Roma-Napoli, giocata fino ad ora in 62 occasioni.  Poche (otto) le vittorie del Napoli, ma numerosi sono stati i pareggi (26), accompagnati da 28 vittorie capitoline.Il primo confronto si registra il 10 novembre 1929: terminò in parità, 2-2, con una doppietta del miglior cannoniere azzurro di sempre, al secolo Antonio Vojak. L’8 aprile 1934, il Napoli si impone per la prima volta al “Testaccio”, con il punteggio di 2-1 ancora con Vojak in gol. Passeranno  ben 22 anni, prima che il Napoli riesca nell’impresa di violare il campo giallorosso. L’anno dopo, la Roma vincerà con un sonante 4-0, con 3 gol (più due annullati) messi a segno da Enrico Guaita, poderoso centroattacco Italo-Argentino.

Dopo altre sconfitte, il Napoli torna a far punti nel match del 13 novembre 1938, con il rammarico però di esser stato in vantaggio per 2-0 alla fine del 1° tempo, grazie ad una doppietta di Biagi (finirà 2-2).Andrà esattamente al contrario due anni dopo, il 6 aprile 1941: Roma avanti di due gol, rimontata dalle reti di Barrera e Busani. Viceversa, terribile la scoppola subita dagli azzurri nel turno inaugurale del campionato 1941-42: 5-1, con tripletta del futuro azzurro Amedeo Amadei. Quella gara segnerà in modo inequivocabile  gli opposti destini delle due squadre; la Roma diventerà per la prima volta Campione d’Italia, il Napoli retrocederà per la prima volta in serie B. Roma e Napoli si riaffrontano in due occasioni nella stagione 1945-46, con un pareggio ed una vittoria giallorossa per 2-0. Dopo due pareggi ed una vittoria romanista per 1-0, la Roma ottiene un nuovo vistoso successo per 5-2 il 4 gennaio 1953. Per il Napoli salva l’onore Hasse Jeppson. Dopo due 0-0 ed una sconfitta per 2-1, finalmente dopo 22 anni, il 30 dicembre 1956 il Napoli torna vincitore dall’Olimpico, per 3-1, alfiere Luis Vinicio autore di una doppietta e replicò l’exploit la stagione seguente per 2-0, con Vinicio ancora in gol insieme al “Bersagliere” Di Giacomo, nonostante l’handicap di un giocatore (Del Bene) infortunato (all’epoca non c’erano sostituzioni). 

Saranno queste per otto anni le ultime gioie; il giorno di Pasqua del 1959 (29 marzo), il Napoli subisce sotto la pioggia, la più pesante sconfitta di sempre: 8-0! E non andrà molto meglio nei tre successivi incontri: 3-0, 2-0, ed ancora 3-0.Gli azzurri tornano al successo il 2 ottobre 1966, con Omar Sivori gran protagonista: un gol e due pali, dopo l’iniziale rete di Braca: risultato finale, un 2-0 entusiasmante. L’impresa viene sfiorata anche il 3 gennaio 1970, ma la Roma nel finale rimonterà il doppio vantaggio firmato da Altafini e Ghio, dopo tre clamorose palle-gol fallite dagli azzurri, e dopo l’espulsione subita da Ottavio Bianchi.

Tolto quest’incontro, dal 1967 al 1973 la Roma vincerà in altre quattro occasioni, con uno 0-0 nel Campionato 1968-69. Napoli in Paradiso, invece, il 2 dicembre 1973; con un gol di Giorgio Braglia, dopo 7 anni la Roma viene sconfitta, ed in più, gli uomini di Vinicio si piazzano da soli in testa alla classifica.Dopo lo 0-0 del 1974-75, il Napoli coglie il successo più netto di sempre il 2 maggio 1976, grazie ad un 3-0 che non ammette repliche, con una doppietta di Savoldi e un gol di Sperotto.Dal 1976 al 1980, curiosamente il match si concluderà con il medesimo punteggio di 0-0, mentre, con entrambe le formazioni in lotta per il titolo, l’8 marzo 1981, al termine di un bell’incontro, il punteggio finale sarà di 1-1 (a segno Pruzzo e Speggiorin).nel 1981-82 sarà ancora 1-1 (Guidetti e Pruzzo entrambi su rigore) e con questo risultato si chiude la migliore striscia consecutiva senza sconfitte degli azzurri nella capitale: nove anni.

Nella stagione seguente, che porterà la Roma a vincere il suo 2° scudetto  (1982-83) Il Napoli, guidato per l’ultima volta dal “Petisso” Pesaola, viene sconfitto il 20 febbraio 1983 per 5-2, dopo essere passato in vantaggio con un gol d’autore del “Puntero triste”, al secolo Ramon Diaz. Quel giorno però, incredibilmente, quasi ogni tiro giallorosso terminava all’incrocio, e nulla potè fare il “Giaguaro” Castellini. Ancora peggiore fu il risultato del 30 ottobre dello stesso anno: 5-1, con la Roma già in vantaggio per 4-0 al termine del primo temp4o! Andò meglio nell’anno d’esordio di Maradona con la maglia azzurra (1984-85); 1-1, con gol di Daniel Bertoni, magistralmente servito da Diego. Con entrambe le squadre all’inseguimento della Juventus, il match per la prima volta nella sua storia, nel 1985-86, assunse profumo da scudetto. Purtroppo finì 2-0 per la Roma (Gerolin e Boniek), ma l’anno dopo, nella stagione del 1° tricolore azzurro, dopo dieci anni, grazie ad una perla di Diego al minuto 46°, il Napoli trionfò di nuovo all’Olimpico sponda giallorosa.

Da leggenda il pareggio strappato dagli uomini scudettati di Bianchi il pomeriggio del 25 ottobre 1987. Dopo un primo tempo straordinario, in cui Bruno Giordano si mangiò un gol fatto, a sorpresa la Roma passò in vantaggio dopo un minuto dall’inizio della ripresa, grazie ad un colpo di testa di Pruzzo. Dopo cinque minuti, un fallo di reazione di Antonio Careca su Collocati, costò al centravanti l’espulsione. Stessa sorte toccò a Renica pochi minuti dopo. Incredibilmente però, pur con soli nove uomini, gli azzurri pareggiarono grazie ad un gran colpo di testa di Francini, difendendo poi l’inatteso pari difendendosi a zona, correndo solo un pericolo nel finale. Quel pareggio, come si può ben capire, ebbe il sapore di una grande vittoria.Un troppo prudente Napoli, l’ultimo giorno del 1988, cedette al minuto 87° alla Roma, andata a segno con il “Tedesco che volava”, il poderoso centravanti tedesco Rudi Voeller.

Dal 1989 però, per il Napoli cominciò un’altra striscia positiva senza sconfitte, che durò sino al 1995, con il bilancio di 5 pareggi (tutti curiosamente terminati 1-1 al termine di gare abbastanza equilibrate) e di un successo per 3-2 ottenuto il 12 settembre 1993, caratterizzato da gol di ottima fattura, da una parte e dall’altra. Per il Napoli andarono a segno Buso, Di Canio e Ferrara. Resta l’ultima vittoria azzurra sul campo della Roma.Tornando ai pareggi sopradescritti, troviamo tra i marcatori Diego, Gianfranco Zola, e Daniel Fonseca. Il pari del 1994-95, ottenuto grazie ad un gran gol in rovesciata del francese Boghossian, sarà l’ultima volta in cui il Napoli uscì imbattuto dal confronto, che riserverà amare delusioni nel punteggio sia nel 1995-96 (4-1), che nel 1998 e nel 2001 (6-2 e 3-0). Nel prossimo incontro, anche se l’impresa appare proibitiva dinanzi a Totti e c., ci auguriamo di tutto cuore che Edy Reja riesca a trovare la formula magica, per spezzare il maligno incantesimo che dura orami da più di 10 anni ………  

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