Victor vittoria
Il Napoli inizia da dove aveva finito. Vince con una doppietta del suo uomo simbolo, quello più chiacchierato ma sempre il più forte e capocannoniere del campionato.
Victor Osimhen rimonta il Frosinone e toglie le castagne dal fuoco a Garcia alla prima uscita. Come lo scorso anno a Verona gli azzurri vanno sotto. Il rigore causato da Cajuste mette subito in apprensione il Napoli. L’incubo Di Francesco che con il Pescara qualche anno fa fece soffrire il Napoli di Sarri alla prima giornata, sembrava materializzarsi. Il Napoli però è più squadra e più gruppo. La fame non è esaurita e gli azzurri lo dimostrano subito. Politano riagguanta il pari e poi Osimhen, il vero cannibale, si divora i canarini come il gatto silvestro. 81 minuti con cinque tiri e due gol. Ancora una volta è lui a mettere la firma su questa vittoria. E adesso dovrà seguire la firma, quella con l’inchiostro, perché il Napoli non può prescindere dal suo centravanti e uomo simbolo.
La vittoria di oggi ha mostra però un Napoli ancora in rodaggio. La qualità tecniche stanno compensando quelle tattiche ancora non perfette oltre che uno stato di forma ancora sotto tono per alcuni uomini. Garcia sta cercando di cambiare qualcosa cercando di sfruttare le qualità dei suoi giocatori. La squadra, però, senza Kvara fatica a sinistra e l’assenza di Anguissa nel primo tempo mostra tante falle in mezzo al campo e un gioco non fluido come ci aveva abituato la squadra azzurra lo scorso anno. Cajuste da rivedere. Grandi doti ma troppa irruenza. Chi invece non deludo è l’altro uomo più chiacchierato di questo mercato, Piotr Zielinski. Il polacco gioca in ogni zona e sciorina qualità e una buona forma fisica. Non sarà facile toglierlo dal centrocampo di cui lui ha tessuto le trame per laurearsi campione d’Italia. Di certo un vero acquisto appena sarà annunciato il rinnovo, per buona pace delle sirene arabe.
Buona la prima quindi per il Napoli ma ancora tanto da lavorare per confermarsi al vertice e difendere questo Scudetto.
