A NEW ERA O PAURA DEL NUOVO?
Nella prima stagione da campioni d’Italia il perno della campagna di marketing del Napoli è stato “A new Era“, era quindi caratterizzata da tante novità, dalla guida tecnica fino ai nuovi acquisti. Sotto la guida dell’ormai ex Garcia abbiamo visto come in realtà i nuovi acquisti abbiano collezionato 902 minuti totali spalmati su 19 presenze, dati alla mano pietosi.
Più nello specifico vediamo come Natan, il quale è stato acquistato come sostituto di Kim sia stato impiegato dal tecnico solamente perchè ci sono state indisponibilità da parte dei compagni di reparto e non lanciato subito nella mischia, strategia di adattamento o paura del fallimento? Potrebbero essere state queste le domande nella testa di Rudi Garcia, ma la verità è che il ragazzo sul campo ha sempre risposto bene non disdegnando, quindi avrebbe meritato sicuramente più spazio.
Risalendo il campo abbiamo la prima delle due incognite, Cajuste. Lo svedese è stato protagonista nella prima giornata contro il Frosinone, con una prova opaca e macchiata dal rigore causato, da lì quasi sparisce e viene inserito per pochi minuti dove non riesce mai ad incidere, tranne che nella sfida di Verona dove lanciato dal 1′ quasi fa dimenticare Anguissa(condizionato fin qui da infortuni e condizioni atletica sotto lo zero) per poi sembrare un avatar nella fredda Berlino contro l’Union. Riuscirà a ritagliarsi spazio e incrementare il suo rendimento con Mazzarri?
Passiamo ora al mistero offensivo: Lindstrøm.
Il Danese acquistato per sostituire Lozano non è mai stato visto da Garcia, relegato in panchina è costretto ad osservare senza mai avere spazio e tempo per dimostrare le sue qualità, un investimento che per ora non sta dando i suoi frutti, serve un cambio di rotta radicale anche per dare fiato ad un Politano fin qui highlander, stremato dopo ogni partita. Che sia Mazzarri l’inizio della New Era per i nuovi innesti?