Atalanta-Napoli 1-2: la New-Era di Mazzarri porta subito tre punti
ATALANTA-NAPOLI 1-2
Marcatori : 43’ Kvaratskhelia; 53’ Lookman; 79’ Elmas
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac (76’ Bonfanti); Zappacosta (32’ Hateboer), Ederson, Koopmeiners, Bakker (46’ Ruggeri); Pasalic; Lookman (83’ Scamacca), De Ketelaere (83’ Muriel). Allenatore: Gian Piero Gasperini.
A disposizione: Musso, Rossi, Holm, Muriel, Zortea, Adopo, Bonfanti, Miranchuk, Scamacca.
NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan (77’ Ostigard), Olivera (37’ Juan Jesus); Anguissa, Lobotka, Zielinski (77’ Cajuste); Politano (63’ Elmas), Raspadori (63’ Osimhen), Kvaratskhelia. Allenatore: Walter Mazzarri.
A disposizione: Meret, Contini, Demme, Simeone, Zerbin, Zanoli, Gaetano.
Arbitro: Mariani di Aprilia; Assistenti: Giallantini-Rossi; IV uomo: Ghersini; VAR: Valeri-Paterna
Note: Ammoniti: Natan, Mazzarri, Djimsiti, Di Lorenzo, Kolasinac
Stadio Azzurri d’Italia Gewiss (Bergamo) – Inizia un nuovo campionato per il Napoli con Walter Mazzarri in panchina. Il tecnico toscano non fa rivoluzioni e ripropone il Napoli nel suo più classico 4-3-3 con Gollini tra i pali e Raspadori al centro dell’attacco al posto degli acciaccati Meret e Osimhen che sono cmomuqnue in panchina. L’Atalanta e Gasperini rispondono con De Katelaere al centro dell’attacco con a supporto Lookman e Pasalic.
Parte subito bene il Napoli che manovra con fluidità e supera senza problemi il rpessing dell’Atalanta che ad uomo prova a bloccare le fonti di gioco azzurre negli uomini chiave come Kvara e Lobotka. Il Napoli fa molto possesso palla tanto che le statistiche sono abbastanza marcate nella prima fase di gara con oltre il 70% a favore degli azzurri. Prima azione dei padroni di casa al 20’ con Lookman che tenta il tiro dal limite, ma viene murato. Qualche minuto dopo è Pasalic, su azione da calcio piazzato a fare il primo tiro in porta di testa ma Gollini è attento e blocca sicuro a terra. Il Napoli prova a sorprendere l’Atalanta al 25’ con Politano che approfitta di un errore in disimpegno di Kolasinac per involarsi in porta ma il difensore orobico recupoera l’errore chiudendo l’attaccante azzurro. Al 32’ l’Atalanta è costretta al primo cambio per infortunio con Hateboer al posto di Zappacosta. Passa un minuto e il Napoli va in rete: cross di Raspadori che trova Rrahmani in mezzo all’area che di testa batte Carnesecchi. Purtroppo però il VAR annulla giustamtne il gol perchè, anche se di pochissimo, il difensore kosovaro del Napoli era in posizione di fuorigioco.
La sfortuna sembra poi accanirsi sugli azzurri perchè sulla rirpesa del gioco Olivera si fa male da solo allungando la gamba in modo innaturale con torsione del ginocchio. Il difensore uruguagio esce in barella in lacrime sostituito da Juan Jesus. Il Napoli, però, oggi è vivo e pronto a combattere e trova la rete del vantaggio al 43’: cross Di Lorenzo dalla trequarti offensiva, al termine di un’azione manovrata, che Kvaratskhelia di testa trasforma nel meritato vantaggio del Napoli.
La ripresa si apre con l’Atalanta che inserisce Ruggeri a sinistra per Bakker. E al 53’ trova il pareggio. Cross di Hateboer lasciato colpevolmente solo da Juan Jesus a crossare: Lookman salta più alto di Rrhmani e batte Gollini. Napoli che soffre in questa prima fase della ripresa e non riesce a prendere di nuovo in mano la gara come nel primo tempo anche perchè l’Atalanta picchia come non mai in ogni zona del campo con il placet di Mariani. L’Atalanta trova anche il secondo gol con Pasalic ma il fuorigico di Koopmeiners nell’azione è evidente per tutti tranne che per i giocatori e il pubblico che vedono strozzato l’urlo. Mazzarri corre ai ripari e mette Elmas e Osimhen per dare più vivacità alla manovra. La mossa risulta vincente ed è con loro due che il Napoli esce dal momento difficile e trova la rete della vittoria. E’ il 79’ e Osimhen approfitta di un errore in disimpegno di Carnesecchi e servendo un pallone d’oro a Elmas che, a porta sguarnita, non può sbagliare. Come lo scorso anno il macedone ancora decisivo a Bergamo. Tanta sofferenza nel finale ma Mazzarri porta di nuovo il Napoli là dove le compete a ridosso delle primissime posizioni. Finisce con l’urlo dei tifosi e dei giocatori per tre punti fondamentali per riprendere la corsa Champions e al vertice. Il calcio è uno sport semplice e chi c’era prima sulla panchina forse non lo aveva ben capito. Ci è voluto un uomo di calcio e d’ordine come Walter Mazzarri per risollevare il morale di questa squadra e fargli ritrovare il gioco e i punti perduti
UP: Kvaratskhelia
DOWN: Juan Jesus