BENTORNATI IN SERIE A
Non tutto è da buttare del nefasto turno di campionato che ha visto andare tutto storto in casa azzurra rispetto alle ambizioni della vigilia.San Paolo interdetto ai tifosi a causa di un imbecille e di una giustizia sportiva a volte troppo giusta con alcuni e latitante con altri (a proposito cosa si pensa di fare ora per l’Olimpico di Roma e quello di Torino?).
Il Napoli sembra pagare a caro prezzo l’assenza dei propri sostenitori anche se, in ogni caso, macina gioco e palle gol ma è poco preciso negli ultimi metri.Reja getta nella mischia Bogliacino al posto di Hamsik dal primo minuto e questa sembra essere stata a posteriori una scelta poco felice. In questo momento l’uruguaiano sembra annacquare e non essere al meglio per essere gettato nella mischia di un campionato a cui lui stesso deve prendere le misure.Primo gol frutto di una generale dormita della difesa che, prima, non riesce ad innescare il fuorigioco, con Cupi imbambolato sulla linea dell’ultimo uomo, e, poi, si auto punisce grazie alla collaborazione tra Cannavaro e Gianello, il primo che non riesce ad indirizzare la palla in angolo, il secondo che non copre il primo palo come dovrebbe fare qualsiasi portiere che vede arrivare la palla da quella direzione.Aver preso un gol del genere a pochi minuti dalla’inizio ha condizionato tutta la gara del Napoli, già in salita per il mancato e determinante apporto del pubblico del “S. Paolo”.Anche Reja va in bambola rinnegando se stesso e destabilizzando gli equilibri di squadra. Per agguantare la vittoria in extremis getta nella mischia contemporaneamente Hamsik, Sosa e Calaiò che con Lavezzi già in campo hanno costruito il Napoli più offensivo che si sia mai visto in queste 3 stagioni di gestione da parte del tecnico friulano.
E questa capacità di osare gli azzurri l’hanno pagata con gli interessi.Ora si andrà a Milano in uno stato psicologico non brillante e di nuovo senza l’apporto dei tifosi a causa di una giustizia sportiva che privilegia il calcio che conta e che ghettizza un’intera città e non fornendo spiegazioni plausibili a queste disparità di trattamento.Ma, a parte il risultato, il Napoli visto contro il Genoa ha dimostrato di aver carattere, grinta e capacità di creare gioco. Sarà necessario recuperare concentrazioni e stimoli giusti per affrontare la squadra più forte del campionato, intrisa di grandi campioni ma che spesso e volentieri è caduta in brutte debacle, specie dopo gli impegni di coppa.Gli azzurri scenderanno in campo a San Siro privi del contributo importante di Emanuele Blasi che paga la troppa irruenza con una squalifica per somma di ammonizioni (4 in 7 giornate sono un po’ troppe!).
A Milano si va anche per sconfiggere l’iniquità del “Palazzo” che rischia di compromettere uno dei pochi successi imprenditoriali di una Napoli che vuole crescere ed essere competitiva in una nazione che, invece, sembra avergli affidato il ruolo di inutile fardello per le ambizioni in campo europeo di un nord sempre più egoista e xenofobo, immemore del prestigio che fu e di un passato che, per colpa di qualcuno, sta inesorabilmente cadendo nel dimenticatoio.