CALAIO’: “NON VEDO L’ORA DI CONFRONTARMI CON LA A”

E’ stato uno dei protagonisti della cavalcata azzurra verso la serie A. Con i suoi gol ha trascinato il Napoli dall’inferno della C fino al paradiso della massima serie. Ora, a suo dire, arriva il bello. All’ombra del Vesuvio vuole togliersi ancora tante soddisfazione e sogna di arrivare in doppia cifra in classifica marcatori. Stiamo parlando dell’arciere Emanuele Calaiò. Insieme alla sua famiglia, il bomber palermitano, si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza prima di tuffarsi anima e corpo nella nuova stagione.

Emanuele, quanto sei contento della scelta fatta circa due anni e mezzo fa, quando lasciasti Pescara per Napoli?

“Non me ne sono mai pentito. E’ una scelta che rifarei sempre. Sapevo dell’importanza di Napoli e che, nonostante la C, fosse una piazza fantastica con una società importante alle spalle”.

Il fatto di essere stato spesso sostituito dal mister ti ha aiutato in qualche modo a maturare?

“Direi che Napoli mi ha aiutato molto a crescere sia tecnicamente che moralmente. Quest’anno mi sono adattato in tutte le posizioni d’attacco, cosa che mi ha certamente aiutato a diventare un calciatore più completo. Il mister sa di avere la mia piena disponibilità a giocare in qualsiasi ruolo. L’unica cosa che conta è il bene della squadra”.

Che la promozione in A sia merito del gruppo è cosa risaputa, ma cos’è che vi unisce così tanto?

“Il fatto di aver remato tutti nella stessa direzione e di aver messo da parte ogni personalismo ha aiutato molto. Inoltre siamo stati una squadra solida. Abbiamo avuto la miglior difesa e il fatto di aver vinto tante partite con il minimo scarto ha dimostrato che siamo una compagine cinica”.

Qual è, per te, il gol più bello che hai segnato da quando sei a Napoli?

“L’ultimo col Lecce o quello in trasferta a Bari credo che siano bei gol. Per l’importanza, comunque, scelgo quello al Lecce perché c’ha fatto fare un bel passo avanti verso la promozione”.

Veniamo al mercato. Cosa ne pensi dei nuovi arrivati e della politica dei giovani che sta portando avanti la società?

“Il fatto che De Laurentiis voglia puntare su giovani di grande prospettiva è ottimo. I calciatori che ha preso fino ad oggi Marino ne sono la conferma. Hamsyk gioca già da tre anni in Italia ed lo scorso anno è stato una delle rivelazioni del campionato; di Lavezzi ho visto qualche giocata su internet e credo che abbia tutte le carte in regola per infiammare il San Paolo; per quanto riguarda Gargano penso che la firma debba arrivare a giorni e pure di lui mi hanno detto un gran bene. Inoltre, essendo giovani, hanno più benzina in corpo e quindi corrono di più. Comunque sono certo che il direttore formerà un giusto mix tra giovani ed esperti”. 

A proposito di La vezzi, cosa ci dobbiamo aspettare da voi due?

“Onestamente non so chi giocherà in avanti e soprattutto che modulo adotterà il mister. Per quanto mi riguarda, se dovessi scegliere, preferirei giocare da prima punta. Ciò non toglie la mia disponibilità ad adattarmi in qualche altro ruolo. Come ho già fatto quest’anno, del resto. Su Lavezzi, ripeto, per quello che ho visito sono certo che entrerà subito nel cuore dei tifosi. Al pubblico napoletano piacciono i giocatori di fantasia. La speranza è che se lo scorso anno il punto di forza è stato la difesa, quest’anno lo sia l’attacco”.

C’è un difensore che incontrerai il prossimo anno che temi in maniera particolare?

“Lo sbaglio più grande che si possa fare è quello di entrare in campo con la paura. Se sei teso e nervoso stai sicuro che non la becchi mai. Bisogna giocare come se si fosse al parco con gli amici. Il calcio è divertimento. Nel campionato italiano, comunque, ci sono difese fortissime. Con Fabio a Madrid, credo che il simbolo possa essere Materazzi ma anche Nesta che si sta riprendendo dopo l’infortunio. Inoltre ci sono anche tanti stranieri forti. Sarà stimolante affrontarli”.

Qual è il tuo obiettivo per la prossima stagione?

Punto ad una salvezza tranquilla. Siamo un gruppo giovane che ha ampi margini di miglioramento. Personalmente, arrivare in doppia cifra sarebbe fantastico. E’ la prima volta che gioco in A da protagonista e non vedo l’ora di confrontarmi con questa nuova realtà”.

Donadoni ha detto che a voi del Napoli vi terrà particolarmente d’occhio…

“E’ una bella soddisfazione. A Napoli ci sono tanti giocatori bravi che possono ambire alla Nazionale. Per me sarebbe un sogno”. 

E magari potresti rincontrare il tuo amico Quagliarella.

Con Fabio ci sono cresciuto. Abbiamo giocato 6 anni insieme. A volte ci vediamo per le vacanze e ci sentiamo spesso. Rincontrarci a Napoli? Credo che a lui farebbe piacere. Ora però è in una società importante e soprattutto avrà la possibilità di giocare in un tridente tutto napoletano. Io sto bene con i miei compagni. E’ anche grazie a loro che siamo in A. Nel calcio, comunque, mai dire mai…”. 

Per concludere, ti sei da poco diplomato in ragioneria. Questo sta a significare che i calciatori non sono poi tutti uguali…

"Può essere pure che sono arrivato tardi io al diploma e che gli altri l’abbiano conseguito già. Scherzi a parte, ci tenevo a prenderlo. Certo, non rispecchio i canoni del calciatore tipo. Non faccio vita mondana e sono tutto lavoro e famiglia. Anche quando hai una giornata storta, basta che torni a casa guardi tuo figlio e passa tutto. Questo 2007 è stato un anno fantastico per me. Promozione in A col Napoli, ho conseguito il diploma e a settembre nasce mia figlia. Meglio di così?”.

 

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